Valeria, da diversi anni reciti a teatro. Come è nata questa tua passione per il palcoscenico?
Era il 2007, avevo 11 anni. I miei mi fecero fare un provino per un piccolo teatro locale dove abito. Entrai nella scuola! Qui conobbi il grande Sergio Solli, che mi spronò a fare un provino per “io…speriamo che me la cavo” con Maurizio Casagrande. Ebbene sì, feci il provino, mi presero… entrai a far parte di quella compagnia, girammo i teatri più importanti d’Italia, da quel momento in poi, il teatro non l’ho abbandonato più.
Quale tipo di ruolo – e quanti tra quelli interpretati – credi ti rispecchi maggiormente?
Non so darti una spiegazione, ma mi fanno fare sempre la parte della cattiva! In uno degli ultimi spettacoli a cui ho preso parte, facevo la parte di una camorrista… Be’ sinceramente non mi ci rispecchio (ride) ma devo dirti che provo gusto a recitare i ruoli dell’antagonista… sarà un segno?
Frasi, gesti, rituali scaramantici: come affronti i momenti che precedono l’apertura del sipario?
Prima di ogni spettacolo salgo sul palcoscenico vuoto e ascolto il brusio del pubblico. Quei momenti per me sono sacri, entro in un’altra dimensione. Mi concentro, ascolto, chiudo gli occhi, faccio un bel respiro e scendo di nuovo giù nei camerini per il classico rituale che per noi attori è assolutamente indispensabile: “merda,merda,merda!“
Cosa vuol dire per te recitare?
Vivere. Non riesco a farne a meno, è un qualcosa che a parole trovo difficile spiegare.
Cosa vorresti dire a tutti i giovani che sognano di diventare attori di teatro?
Per fare teatro ci vuole tanta, tanta, tantissima passione, è dura, è un mondo difficile sia dal punto di vista fisico che mentale. Ma credo che il teatro sia la migliore medicina, per ogni male! Quindi consiglio di non mollare, e come dico sempre…non calpestate i sogni.
Passiamo adesso al web. Da due anni fai ironia sul mondo universitario, dando voce ai piccoli grandi drammi che gli studenti affrontano ogni giorno. Da dove è nata l’idea di girare video da postare sui social?
Diciamo che i social danno spazio alla mia creatività. La mia pagina mia aiuta a esprimere il mio modo di recitare, di comunicare, di far ridere – non sempre (ride). Cerco sempre di parlare di verità, tutto ciò che mi succede lo faccio diventare un video. La verità fa andare avanti, se sei finto il pubblico se ne accorge. Il pubblico vede e sa tutto!
Ti capita mai di ricevere commenti e domande da parte di colleghi e docenti?
Certo, in pagina mi arrivano tanti messaggi in cui studenti di ogni facoltà si sfogano, mi parlano di cose belle o brutte che capitano loro all’università o fuori, ed è una cosa bellissima. Mi vedono come un’amica, e non posso desiderare di meglio!
Per quanto riguarda i docenti, una volta un professore mentre mi interrogava, cominciò a fissarmi e disse ” Ma per caso sei quella che fa i video su Facebook?” “No prof si sbaglia, io manco ce l’ho Facebook!” Imbarazzo mode on.
Succede che la gente ti fermi per strada, magari per una foto o per un saluto?
Si..ed è qualcosa che mai nella vita mi sarei mai aspettata! Mi fa capire che quello che faccio sul web non rimane sul web..non è fine a se stesso, perché dietro c’è gente vera..che mi supporta..e io li ringrazierò per sempre!
Come ti organizzi per riuscire a incastrare impegni lavorativi e di studio?
In questi 3 anni è stata dura, non mi aspettavo di laurearmi, sono sincera. Molto spesso mi è capitato di studiare dietro le quinte mentre provavamo. I video comunque mi hanno tolto del tempo allo studio, ma non ho mai mollato, non posso mollare a 20 anni, adesso il tempo c’è, fra 10 anni non credo. Bisogna cogliere l’attimo!
Progetti futuri e sogni nel cassetto?
Sto lavorando a tante cose belle nell’ambito teatrale. Per esempio al teatro Cilea, con Michele Caputo, nello spettacolo KOMIKAMENTE… è una bella esperienza, mi diverto un sacco!
Sogni nel cassetto? tanti, forse troppi. Mi piacerebbe entrare a fare parte di un cast di un film, di una serie tv, una fiction… insomma, recitare, sempre e comunque!