Care amiche e amici di SegretoDonna, come molti di voi sapranno da giovedì 16 dicembre partiranno le vaccinazioni anche per i bambini, ma in tanti manifestano, però, seri dubbi sulla reale efficacia del ‘vaccino’. Patrizia Roder Reitter su La Verità racconta quei numeri che il governo e i media tendano a occultare sui vaccinati in terapia intensiva: «Stando al Corriere della Sera – scrive – dovremmo gioire perché ‘guariti e vaccinati aumentano di pari passo’ grazie al super green pass. Ma il vaccino non doveva impedire di ammalarsi? Se cresce il numero di quanti hanno superato la malattia significa che i contagi corrono, a dispetto del lasciapassare rinforzato. I cittadini prendono il Covid dentro e fuori i cordoni sanitari green, pensati per imporre di fatto l’obbligo vaccinale in cambio della sopravvivenza». vaccinati terapia intensiva
Come pubblica l’Istituto superiore di Sanità anche i vaccinati con terza dose finiscono in rianimazione: «160 quelli con ciclo concluso di recente, 188 gli immunizzati da più di cinque mesi, otto che avevano fatto il richiamo. Otto sono pochi? Anche i bimbi in terapia intensiva sono pochissimi eppure si è disposto il vaccino pure per loro. Incongruenze, o meglio verità silenziate nel furore di sostenere la bontà delle nuove restrizioni varate il 6 dicembre».
«Contrariamente a quanto sostenuto per mesi, la vaccinazione non previene il contagio anche se ne riduce significativamente l’incidenza, di circa tre volte”, scrive la Commissione Dupre (Dubbio e precauzione), nata dopo i due convegni scientifici promossi da Giorgio Agamben, Mariano Bizzarri, Massimo Cacciari e Ugo Mattei. Aggiunge il portavoce Carlo Freccero: “Questo dato da solo priva il green pass del suo significato sanitario: avere un green pass non significa essere ‘innocui’ o ‘non contagiosi‘». Ecco il link per ulteriori informazioni.
IlParagone riflette su una informazione purtroppo rimane poco chiara e trasparenti sui numeri e nemmeno su un dato preoccupante: «I vaccinati finiscono in terapia intensiva».
Questi sono i dati che l’Istituto superiore di Sanità indica tra il 5 novembre e il 5 dicembre 2021:
- 93.220 positivi non vaccinati
- 102.245 positivi vaccinati con doppia dose entro gli ultimi cinque mesi
- 57.054 negli immunizzati da più di cinque mesi
- 2.652 positivi che hanno fatto la terza dose
I dati sulle ospedalizzazioni confermano, purtroppo, come nemmeno il richiamo impedisca di finire in corsia o intubato. «Dal 22 ottobre al 21 novembre, dei ricoverati con sintomi 4.402 erano non vaccinati, 1.616 con ciclo completato entro gli ultimi cinque mesi, 2.916 con doppia dose fatta da più di cinque mesi,121 con terza dose. E se in terapia intensiva c’erano 618 non vaccinati, a far compagnia ai contrari al farmaco anti Covid ce n’erano 160 con doppia dose di recente, 188 immunizzati da più di cinque mesi e otto che avevano fatto pure il richiamo».
E ulteriori perplessità si vanno ulteriormente ad aggiungere sulla campagna eterologa contro il coronavirus, ormai di routine con la nuova fase della vaccinazione: «Non abbiamo dati, non sappiamo quale sia la protezione» dice Il professor Andrea Crisanti. «Un’informazione necessaria nel prossimo futuro riguarda la protezione per la popolazione. I dati li otteniamo dai trial delle case farmaceutiche, che si sono concentrate su singoli vaccini. Non ho dubbi che la vaccinazione eterologa protegga per un certo periodo, ma non abbiamo di fatto i dati per capire chi è più o meno protetto», dice Crisanti a L’aria che tira. vaccinati terapia intensiva vaccinati terapia intensiva