Care amiche e amici di SegretoDonna, inizio settimana di grande tensione a Trieste con l’arrivo di una decina di mezzi delle forze dell’ordine e l’uso degli idranti su circa 300 persone è iniziato lo sgombero dello scalo. Portuali e attivisti si sono seduti per terra e gridano “Vergogna” e “Noi non molliamo“. trieste porto sciopero trieste porto sciopero
I portuali condannano il “pesante intervento delle forze dell’ordine” trieste porto sciopero
Il Coordinamento lavoratori portuali di Trieste (Clpt) in una nota condanna “con molta forza l’odierno pesante intervento della forze dell’ordine con idranti, manganelli e lacrimogeni contro una pacifica folla di manifestanti al Varco IV del porto di Trieste“. Il Clpt prende infine atto che “il presidio è finito” e riafferma “di non avere alcuna intenzione di recedere dalla battaglia contro l’infame decreto che impone ai lavoratori di pagare per poter lavorare“.
Trieste, 18 ottobre 2021
Il Varco 4 del porto di Trieste ,come riporta il sito dell’Ansa, stamattina è stato sgomberato dai manifestanti che lo bloccavano da venerdì scorso. La polizia, prima ha invitato a lasciare libero il passaggio: “Signori siete invitati a lasciare l’area portuale“, poi ha fatto intervenire le camionette con gli idranti.
Alta tensione: mentre le forze dell’ordine avanzavano un gruppo di portuali si è seduto terra, spalleggiato da alcune centinaia di no vax. Le grida “Libertà, libertà” e “Vergogna, vergogna“. Alcuni portuali poi si sono inginocchiati, e i rappresentanti della protesta hanno parlando con le forze dell’ordine. A loro un dirigente della polizia ha spiegato: “Dovete liberare il porto per favore, voglio evitare che vi facciate male“.
È l’epilogo della protesta nello scalo, stremato da giorni in cui le attività sono rallentate e l’immagine internazionale, prima in piena salute, si è appannata agli occhi del mondo. La prefettura e l’Autorità Portuale ritengono non più tollerabile l’occupazione del varco 4 anche se il sindacato CLPT garantisce che resisterà fino al 20 ottobre e il coordinamento no vax cittadino va oltre, annunciando di voler restare “a oltranza”.
Stefano Puzzer, leader del coordinamento dei portuali, era in lacrime seduto a terra con gli altri occupanti. “Sono triste. Sono triste per queste persone. Stiamo pregando. Siamo tutti qui tranquilli” ha detto, tenendo la mano di un manifestante che stringeva un rosario.
La polizia quindi ha proceduto con lo sgombero lanciando diverse cariche di alleggerimento, con idranti e scudi. Gli agenti hanno fatto allontanare i manifestanti, e si è arrivati a scontri corpo a corpo. Le forze dell’ordine hanno usato i manganelli per spingere i manifestanti e il lavoratori no green pass verso l’uscita del porto. Nei tafferugli alcuni partecipanti alla protesta sono stati fermati dagli agenti, e si registrano anche dei feriti. Mentre indietreggiavano i portuali hanno formato un cordone separando i no green pass dalla celere, allo stesso tempo molti manifestanti hanno iniziato a lasciare la zona.
Per disperdere gli ultimi gruppi di no vax la polizia ha caricato ancora e sparato i lacrimogeni. La folla è quindi arretrata ulteriormente su via dei Campi Elisi. Qui i no green pass stanno usando dei cassonetti della spazzatura per fermare i mezzi delle forze dell’ordine.
I no green pass e i portuali si sono ricompattati in un lungo corteo, dirigendosi verso il centro città. C’è anche Stefano Puzzer, uno dei primi portavoci dei portuali. Dal coordinamento lavoratori portuali Trieste è arrivato un comunicato che “condanna con molta forza l’odierno pesante intervento delle forze dell’ordine con idranti, manganelli e lacrimogeni contro una pacifica folla di manifestanti al varco IV del porto di Trieste. Una folla assolutamente pacifica, che in nessun momento aveva impedito il libero transito da e per il porto attraverso il Varco IV“.
Il corteo anti green pass ha raggiunto piazza Unità d’Italia, il cuore di Trieste e sede di Prefettura, Municipio e palazzo della Regione. I portuali sono insieme a migliaia di manifestanti giunti da tutta Italia. Ma il corteo non si è fermato in piazza Unità d’Italia e si sta muovendo ancora. Il traffico di varie strade resta bloccato, e non è stato ancora comunicato quale sia la meta finale della protesta.
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