La fase 2 ha (ri)aperto le porte a libertà ormai dimenticate, e a tutti quei piccoli gesti quotidiani che hanno acquisito un valore tutto nuovo.
Ma se le visite a congiunti e amici sono concesse, e moltissime attività hanno potuto finalmente riaprire i battenti, poco si è detto riguardo a uno degli ambiti che più appassiona gli italiani: il calcio.
Da settimane non si gioca più, neanche a porte chiuse, e i tifosi attendono con ansia il momento in cui potranno tornare a tifare la propria squadra del cuore.
Tra le tante possibilità offerte dalla fase 2, però, quella di tornare allo stadio non è stata menzionata. Se non dal virologo Tarro.
Scopriamo insieme cosa ha dichiarato. Tarro sugli stadi
Tarro sugli stadi: “Anche da domani, il Coronavirus soffre il caldo”
Nel corso di un’intervista rilasciata a Radio Marte, il virologo aveva già espresso la sua perplessità nei confronti dei nuovi – e, a suo dire, presunti – numeri della pandemia. Tarro sugli stadi
“Nuovi contagi nelle regione del Nord? Io vorrei questi dati raffrontati al numero di tamponi che vengono fatti. Psicologicamente abbiamo fatto l’abitudine al virus. Inizialmente c’è stato un problema molto serio e non è dipeso da noi centro-meridionali ma dalla gestione sanitaria del Nord. Non avevano capito di cosa si trattasse. I buoni medici sanno cosa devono fare in pronto soccorso. Andava capito che il problema era legato ai coaguli del sangue invece di trattare il COVID-19 come una polmonite”.
E, fatte queste premesse, ha lanciato un barlume di speranza a tutti gli appassionati di calcio.
“Rispettando la distanza, si potrebbe fare già da domani” ha asserito parlando di un possibile ritorno allo stadio.
E questo perché, secondo la sua esperienza professionale, il virus potrebbe indebolirsi con il caldo: “La famiglia Coronavirus soffre il caldo, la salsedine, persino la montagna. Non solo non ce lo troveremo tra i piedi ma abbiamo una popolazione così immunizzata che non sarà più un ospite utile per il virus“.
Ecco quindi perché potrebbe benissimo arrivare il via libera per le partite dal vivo, e non solo. Secondo il virologo, anche il mare non costituirebbe un fattore di rischio: “Il caldo è un antivirale per eccellenza, lo è anche il mare. Ci saranno delle distanze e dei limiti da seguire per il buon senso e ci sarà la possibilità di usare le mascherine, ma le migliori da utilizzare sulle spiagge sono quelle per andare sott’acqua. Alla gente voglio dire che al mare si potrà andare quest’anno, l’acqua salata è un grande antivirale“.
Ragion per cui, anche le mascherine sarebbero, nella maggior parte dei casi, superflue: “Vanno messe dal paziente e dagli operatori sanitari. Ma per il resto è anti-igienico e può portare anche a problemi respiratori”.
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