Lo scorso anno, ci siamo imbattuti in una challenge abbastanza particolare, la Blu Whale. Questa sfida, diventata virale online, ha allertato le autorità per incitamento al suicidio. In Italia è diventata famosa per un servizio delle Iene,ma ad oggi in molti ancora si chiedono se quel gioco sia realmente esistito.
Adolescenti in pericolo a causa di questa sfida sfida momo game
Spunta in rete una nuova sfida, un nuovo gioco il “Momo Game”. Momo, dall’aspetto terrificante con due occhi sporgenti, pelle pallida e un sorriso al quanto sinistro ha origini Giapponesi.
La sua figura, appartiene ad una scultura di una “donna-uccello” che è stata esposta nel 2016 in una galleria d’arte alternativa a Ginza, un quartiere di lusso di Tokyo, e faceva parte di una mostra su fantasmi e spettri.
La sua immagine è diventata virale e famosa tramite WhatsApp, sottoforma di sfida.
Stando a quanto rilasciato dalle autorità, si potrebbe trattare però di qualcosa di molto più serio e sospetto. L’unità Crime di Ricerca Web del procuratore generale dello Stato di Tabasco, in Messico, ha dichiarato che:
“Tutto è iniziato in un gruppo su Facebook,dove i membri sono chiamati a stabilire la comunicazione tra loro attraverso un numero sconosciuto».
Continuando cosi:“Diversi utenti hanno detto che se invii un messaggio a ‘Momo’ dal tuo telefono cellulare, lui risponde con immagini violente e aggressive, e ci sono anche quelli che dicono di aver ricevuto minacce e di aver visto pubblicate informazioni personali”.
Il fenomeno piano piano si sta diffondendo dappertutto, come si può vedere online, dagli Stati Uniti all’Argentina, dalla Francia alla Germania.
Svariati avvertimenti sono stati lanciati dalle autorità, specialmente da quelle spagnole. Si richiede di evitare di dar retta a delle cose del genere, provenienti da WhatsApp.
Conseguenze Momo Game
Proprio negli ultimi giorni, le autorità argentine, stanno indagando se il suicidio di un ragazzina di 12 anni sia legato al fenomeno Momo Game.
Secondo le indagini la dodicenne, sarebbe stata incoraggiata al suicidio da un altro utente il quale le avrebbe inviato dei messaggi poco prima.
Il gioco in questione, prevede l’invito a filmarsi per realizzare un video da diffondere poi sul web. La ragazzina si è impiccata a un albero e si sarebbe filmata prima di compiere il folle gesto.
Ad oggi non si ha la certezza che il gesto compiuto dalla dodicenne possa essere in qualche modo legato al gioco.
Insomma, l’invito a tutti i ragazzi è quello di non farsi coinvolgere da queste sfide e alle famiglie di controllare con attenzione l’attività social dei proprio figli, soprattutto se adolescenti.
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sfida momo game
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