Lo sappiamo ormai tutti, giorno 11 novembre si celebra San Martino, uno dei santi più venerati del medioevo, in particolare in Francia. Ma qualcuno saprebbe spiegarci il perché? San Martino usanze
Il mantello
Martino nacque nel 315 d.C. in Pannonia e fin da giovane fu avviato alla carriera militare dal padre, il quale scelse tale nome in onore di Marte, il Dio della guerra.
L’episodio più noto della vita del santo è quella del taglio del mantello per riparare dal freddo un mendicante bisognoso e infreddolito. Tale episodio accadde quando Martino era ancora un soldato e testimonia bene, quanto egli fosse di animo buono e quindi quanta grande fosse l’attenzione che egli aveva per gli umili. San Martino usanze
Il vino San Martino usanze
La festa di San Martino era una delle più importanti feste dell’anno, una sorta di Capodanno contadino in cui si mangiava e beveva in abbondanza. Anticamente il digiuno, che precedeva il Natale, cominciava il 12 novembre e in quel periodo occorreva finire il vino vecchio per pulire le botti e lasciarle pronte per la nuova annata. Al contempo però, si iniziava a bere il vino novello, in un’atmosfera simile a quella di un “giovedì grasso”.
L’oca
Secondo la tradizione, quando Martino venne eletto e acclamato dal popolo vescovo di Tours per acclamazione, egli, umile prete, si nascose in un tugurio di campagna, poiché amava la sua vita monacale. A tradirlo furono delle strida di un gruppo di oche che scorrazzavano per l’aia e fecero rivelare agli abitanti di Tours il suo nascondiglio. Martino dovette così accettare l’incarico.
Il cibo
La Festa di San Martino è sì un’occasione per glorificare il santo, ma anche un modo per celebrare i frutti della terra e l’abbondanza del buon cibo. San Martino usanze
Oltre a riempire i bicchieri infatti, a San Martino si riempiono le pance, soprattutto in un paese con una variegata tradizione culinaria come la nostra bella Italia. Piatti tipici sono: carne alla brace, caldarroste, l’oca ma soprattutto in Sicilia, un’enorme quantità di dolci molto simili tra di loro: zeppole, castagnole, “sfinci”, ciambelline e biscotti vari. San Martino usanze
E a proposito di biscotti: la festa è particolarmente sentita a Venezia dove la pasta frolla di essi è simpaticamente creata a forma del Santo, a cavallo e armato di spada.
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