Il mondo letterario è vasto e moltissimi romanzi vengono pubblicati ogni anno. Molti di questi romanzi vanno nel dimenticatoio, mentre altri riescono a emergere e a diventare dei veri e propri cult. Uno di questi è sicuramente “Uomini che odiano le donne” di Stieg Larsson. L’opera è stata ideata a partire dal 2000 da un giornalista d’inchiesta svedese che, probabilmente, si è basato su alcuni fatti di cronaca saga millennium recensione
La storia del romanzo, che è diventato un film a cui è seguito un remake, è un mix di scandali finanziari e violenza di genere. Questi due temi sono attualissimi in Svezia e, grazie alla penna di Larsson, si sono fusi in un’opera entusiasmante, da leggere tutta in un fiato.
L’opera è stata ideata come prima parte di una lunga saga, Millennium, che è rimasta incompiuta. L’autore, infatti, è morto prematuramente, lasciando l’opera in sospeso. In seguito, David Lagercrantz ha preso le redini di Millennium e pubblicato altri due libri.
Una protagonista peculiare e tostissima
La trama del romanzo è ambientata in Svezia. La protagonista è una ragazza problematica, di nome Lisbeth Salander, che lavora per una compagnia informatica. E’ un genio dei computer, ma ha l’incarico di indagare su un magnate della finanza accusato di frode. L’incarico è diverso da altri ricevuti e le indagini la portano a parlare con un giornalista investigativo finito in carcere per diffamazione.
Quest’ultimo, Mikael Blomkvist, rischia il lavoro a causa del carcere e accetta subito la richiesta di un magnate dell’industria svedese. Viene incaricato di indagare sulla scomparsa di una sedicenne milionaria.
I due personaggi sono tanto opposti quanto incompatibili. Nonostante questo fatto, le loro due indagini si incrociano, così come le loro vite. Lisbeth Salander, un’emarginata sociale, dimostrerà di essere più umana di quanto appaia.
L’indagine sulla scomparsa della sedicenne porterà a galla una storia familiare di violenza, maschilismo, nazismo e un oscuro segreto…
Una rappresentazione cupa della società svedese (e non solo)
Tutto il romanzo tratta di temi sociali molto cari all’autore e ritenuti importanti nella società svedese. La violenza di genere (si nota dal titolo), i residui di nazismo, le frodi e l’emarginazione sono tutti temi trattati in una maniera incredibilmente coinvolgente.
Lisbeth, la protagonista, incarna quasi tutte le minoranze della società svedese. E’ una donna, in parte zingara, che ha subito violenza dal padre senza ricevere supporto dalla polizia e che si ritrova a dipendere da un avvocato. In lei viene racchiusa una visione della società molto cupa, ma la sua incredibile forza lascia solo sperare i lettori. E li stupisce.
Avventura e sentimenti
“Uomini che odiano le donne” è un libro che dosa bene avventura, denuncia sociale, sentimenti e intrattenimento a tinte cupe. Viene assolutamente consigliato a chiunque voglia leggere un romanzo tutto d’un fiato.
L’autore ha fatto davvero un ottimo lavoro!
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