Inferno in Russia, dove un grave incendio è divampato il 25 marzo intorno alle 11 del mattino in un grande centro commerciale a Kemerovo città siberiana, a 3600 km da Mosca.
Sono morte almeno 64 persone delle quali 41 sarebbero bambini, rimasti intrappolati nei cinema.
Testimoni: «I sistemi antincendio non si sono attivati».
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Le cause incendio russia
C’è una prima ipotesi sulle cause che hanno scatenato il devastante incendio al centro commerciale che ha provocato 64 morti. Nel gigantesco scatolone di cinque piani, con poche e piccole finestre, diverse uscite di sicurezza chiuse da catene e l’allarme antincendio fuori uso sono rimaste intrappolate decine di persone: molti bambini arrivati al centro commerciale «Winter Cherry» per vedere un cartone animato al cinema del secondo piano, per ammirare il mini-zoo, per passare un paio d’ ore nel parco giochi del terzo piano.
L’accendino
Potrebbe essere stato causato da «un bambino che aveva con sé un accendino», nell’area giochi dello shopping center, dove era presente una vasca con trampolino riempita di gommapiuma.
Secondo Vladimir Chernov, vice governatore della regione di Kemerovo, «le fiamme sono partite dal trampolino riempito di gommapiuma, che ha preso fuoco come polvere da sparo», ha detto il funzionario.
Secondo le prime ricostruzioni, infatti, le fiamme sarebbero divampate vicino a una delle sale cinematografiche al quarto piano del grande edificio e per poi esterndersi in poco tempo più di mille metri quadrati del centro commerciale. Circa 200 le persone fatte evacuare, secondo i media russi.
Il rogo ha bruciato anche lo zoo, situato al terzo piano, dove c’erano circa 200 animali: conigli, criceti, istrici, ricci, scoiattoli, procioni e volpi.
Secondo i primi elementi dell’inchiesta, l’allarme non è stato attivato per cui le persone che erano all’interno si sono rese conto delle fiamme solo quando era ormai troppo tardi. Nei video registrati da testimoni, si vedono visitatori del centro commerciale che si buttano dalle finestre in cerca della salvezza.
Gravi violazioni
Il Comitato Investigativo russo ha affermato «Le norme sulla sicurezza sono state gravemente violate durante la costruzione del centro commerciale di Kemerovo così come durante il suo esercizio, in particolare le uscite di emergenza sono state bloccate» aggiungendo che gli inquirenti stanno esaminando le segnalazioni di altre violazioni. È stato inoltre accertato che un addetto della sicurezza ha disattivato l’impianto antincendio e ora potrebbe essere arrestato.
La raccolta Dna
Per identificare i corpi delle persone decedute, il Comitato investigativo russo ha iniziato a raccogliere «materiale genetico dai parenti delle vittime». È stato ordinato anche il fermo di quattro persone. Tra questi figura anche il locatario del negozio da dove sarebbe divampato il fuoco. Gli inquirenti starebbero anche cercando di interrogare il proprietario del centro commerciale, il miliardario Denis Shtenghelov, magnate dell’industria dolciaria russa, che stando alla testata Life risiede per la maggior parte del tempo in Australia.
La classe nel cinema
Secondo la Bbc, l’incendio è scoppiato a uno dei piani più alti, forse per un corto circuito, e avrebbe fatto crollare il soffitto delle sale cinema sugli spettatori.
Una intera classe elementare si trovava nel cinema e non se ne hanno notizie. Altri 8 alunni di una scuola fuori città erano andati a vedere i cartoni animati assieme alla loro insegnante.
Lo shock
La città siberiana è sotto shock per l’accaduto: la tragedia è stata vissuta quasi in diretta con i filmati e i messaggi che dall’interno le centinaia di persone che erano nel centro commerciale inviavano ai loro cari.
Da un telefonino sono partite le riprese fatte su una scala d’ emergenza, con le fiamme che dall’ altro già lambivano il pianerottolo. Alcuni giovani, con una mazza improvvisata, stavano tentando di aprire una porta bloccata.
Altro filmato: i corridoi del centro, con negozi a desta e sinistra e una folla che ondeggia in mezzo al fumo, senza una idea precisa di dove andare. Un piccolo di setto o otto anni cammina da solo nella confusione. Da fuori altre riprese, con una singola scala dei pompieri che dal tetto tenta di evacuare quelli che si erano arrampicati fino a lì per sfuggire alle fiamme. Da una finestra del quarto piano un uomo si getta, finisce sulla tettoia dell’ ingresso, poi rotola a terra.
Gli allarmi muti
Non è suonato alcun allarme, la gente ha capito quello che stava succedendo troppo tardi. Alcuni dei genitori, saputo dell’ incendio, sono corsi verso il secondo piano per riprendere i bambini lasciati nel cinema ma non riuscivano a entrare nella sala. I vigili del fuoco sono riusciti a raggiungere il cinema solo dopo parecchio tempo. Le fiamme sono state domate con grande difficoltà dopo molte ore, dodici secondo alcune fonti. Anna Zarechvena era al cinema con il marito e il figlio piccolo. Su Instagram ha fatto sapere di essersela cavata perché avvertita da altri clienti del centro. «Nel cinema non avevano nemmeno riacceso le luci; tutto il secondo piano era completamente al buio, con gente che urlava, fumo e bambini che gridavano». Sul social russo Vkontakte è apparso un messaggio di una tredicenne dall’ interno del centro: «Siamo in fiamme. Forse questo è un addio». La ragazzina risulta tra i dispersi.
I soccorsi
I soccorritori hanno lavorato senza sosta 17 ore per domare le fiamme, che purtroppo questa mattina però si sono riaccese. Gli uomini dei vigili del fuoco e del ministero delle Emergenze hanno avuto difficoltà a raggiungere i piani alti dell’edificio a causa del crollo del tetto: in tutto sono stati distrutti più di mille metri quadri.
Nello shopping center – aperto nel 2013 e molto popolare tra gli abitanti di Keremovo – erano presenti anche una sauna, una sala bowling e un piccolo zoo con animali domestici.
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Noi di SegretoDonna siamo sotto shock per l’accaduto e vicini alle famiglie e vi terremo aggiornati.
Fonte Corriere
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