Il quadro epidemiologico del nostro Paese non sembra essere eccessivamente critico, al giorno si registrano pochissimi morti e diversi contagi in varie zone dell’Italia, eppure il rischio di un nuovo lockdown non è da sottovalutare.Rischio nuovo lockdown autunno
Ad annunciarlo è stato il Ministro della Salute Roberto Speranza che non esclude la possibilità di nuove chiusure per l’Italia:
“Il rischio di nuove chiusure nelle zone dove ci sono e dove si svilupperanno focolai c’è, perché il rischio zero purtroppo non esiste. Gli italiani in questi mesi sono stati straordinari, hanno avuto comportamenti molto corretti: dobbiamo continuare su questa strada.
Se dovessimo renderci conto che c’è bisogno di interventi ancora più duri in alcune aree lo faremo senza tentennamenti. Le scuole sono un punto fondamentale, ora dobbiamo riaprirle in piena sicurezza”, ha detto il ministro.
Speranza mostra anche l’importanza del vaccino per questo nuovo autunno, perchè conosciamo il virus, ma lui continua a circolare:
“Quest’anno il vaccino anti-influenzale sarà ancora più importante, perché i sintomi sono quelli del Covid-19 e dobbiamo fare una campagna ancora più forte per l’immunizzazione. Abbiamo imparato a conoscere meglio il Covid-19, ma il virus ancora circola, per cui non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia. A preoccupare è il fatto che, se pure in Europa e in Italia va meglio, e la curva si è piegata, a livello mondiale non è mai stata così alta. E le connessioni fra i Paesi sono tantissimi”.
L’invito a rispettare le regoleRischio nuovo lockdown autunno
Insieme al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e all’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi, il ministro Roberto Speranza ha visitato il policlinico di Carreggi a Firenze e ha affermato:
“Il nostro auspicio è che non si arrivi più a una chiusura totale, però questo non sta scritto nel cielo, dipende da noi, dipende prima di tutto dai comportamenti di ciascuno di noi.
Il mio invito è a continuare a rispettare le tre regole fondamentali delle mascherine, del distanziamento e del lavaggio delle mani, perché quelle ci possono mettere in condizioni oggi di gestire la fase di convivenza col virus.
Il nostro auspicio è lavorare perché intanto in un tempo breve la comunità scientifica internazionale possa darci il vaccino e terapie utili, adeguate, che ci consentano di risolvere in via definitiva questa battaglia.
Quindi noi lavoriamo, stiamo investendo anche come Paese e come governo il più possibile sia sulla ricerca del vaccino sia sulla ricerca di terapie.
Fino a quando non avremo né vaccino né terapia abbiamo bisogno di un atteggiamento di massima cautela. E dove dovessero verificarsi focolai, come pure qua e là sta avvenendo nel nostro paese, dobbiamo essere prontissimi ad intervenire nel più breve tempo possibile. Perché più si interviene subito con determinazione e meno il virus si diffonde”, ha concluso il Ministro.
Il virus ancora circola e non dobbiamo sottovalutarlo se non vogliamo vanificare i tre mesi trascorsi a casa. Continuate a seguirci su SegretoDonna.