In città in azione i “RIBELLI ROMPISCATOLE” a caccia di consensi per De Luca Presidente della Regione Siciliana.
I “Ribelli Rompiscatole”, (che in Sicilia raccoglie oltre 10mila adesioni) sono un movimento fondato da una nutrita rappresentanza di cittadini, medici, veterinari, avvocati, ingegneri, commercialisti, commercianti, impiegati, rappresentanti di organizzazioni sociali, nell’unico desiderio di aiutare la Sicilia e i Siciliani.
I “Ribelli Rompiscatole” in giro per dare riscatto alla Sicilia sempre dimenticata nonostante le innumerevoli potenzialità in grado di esprimere in molti settori della vita sociale e dell’economia. “Spieghiamo ai cittadini – afferma Antonella Privitera – il perché serve votare DE LUCA PRESIDENTE”.
“Serve un presidente che non sia schiavo delle logiche politiche, ma attento alle esigenze reali della gente, dei mercati, della vita pubblica e privata dei siciliani.
Non è più possibile ignorare i problemi dei cittadini siciliani. Chiediamo azioni concrete in modo da far risollevare la Sicilia dal degrado, è necessario un intervento mirato e veloce. L’immagine che la Sicilia sta offrendo di sé, non rispecchia le vere bellezze e potenzialità dell’Isola, e crea innumerevoli disagi per i cittadini che vi abitano e vi lavorano”.
Serve un presidente che non sia schiavo delle logiche dei poteri forti e che abbia il coraggio di tagliare il superfluo per il bene della comunità, salvaguardando però i servizi fondamentali e incrementando il livello di benessere e gradimento dei cittadini.
Ci serve un presidente – continuano i Ribelli Rompiscatole – che abbia fantasia, per inventare una nuova Sicilia che sappia valorizzare al meglio tutti i meravigliosi e gustosi ingredienti che ci regala: il sole, il mare, le bellezze naturali e archeologiche, le tradizioni, le identità alimentari e la storia .
Ci serve un Presidente che si occupi dei giovani siciliani sempre più costretti a lasciare questa terra sin dalla formazione universitaria. Una migrazione forzosa, che inaridisce il territorio, privandolo dell’irrinunciabile contributo delle menti più fresche e più vivaci.
Ci serve, infine, un presidente capace di ridare un volto umano alla politica, sempre più distante dalla gente comune, sempre più incapace di comprendere i problemi di famiglie che non arrivano più a fine mese”.