Saper mangiare è importante, ma quanto? Care amiche e amici di SegretoDonna bentrovati da Federico Randis. Nell’articolo di oggi tratteremo un tema che mi chiedete in molti legato al pericoloso aumento dell’obesità infantile in Italia e non solo. L’Italia rimane, purtroppo, uno dei paesi d’Europa con il più alto tasso di obesità infantile. Un’indagine su un campione di 50mila bambini di terza elementare rivela che il 20,4% è in sovrappeso, il 9,4% obeso e il 2,4% gravemente obeso, dati che rimangono preoccupanti nonostante il trend in calo nell’ultimo decennio. prevenzione obesità infantile
L’importanza di una alimentazione sana
Negli ultimi 40 mila anni i nostri geni sono cambiati poco, al giorno d’oggi le evidenze scientifiche mettono sempre più in bella mostra quanto, per mantenere un corpo in salute, sia necessario conoscere le nozioni base per costruire un piatto sano durante i nostri pasti. Erano stati infatti designati per adattare l’uomo a vivere nelle caverne, a cibarsi di prodotti vegetali presenti in natura e a mangiare la carne solo quando riuscivano a cacciare.
Col passare degli anni, la vita è cambiata moltissimo e il progresso è riuscito ad agevolare in maniera determinante le attività dell’uomo facendo però insorgere malattie in passato sconosciute per quanto diventa sempre più fastidioso convivere con patologie, legate al non saper scegliere alimenti “utili” al nostro corpo anziché “distruttivi”, legato anche alla riduzione dell’attività fisica e l’aumentato apporto di alimenti ricchi di calorie e poveri di fibre hanno favorito l’insorgenza di malattie che rendono le giornate invalidati come l’obesità, l’arteriosclerosi, l’ipertensione arteriosa, diabete, mal di testa, gastrite, irritazioni, ecc…
Il nostro organismo ha un programma base di autorigenerazione, che agisce in funzione di ciò che introduciamo, ma non è il solo aspetto da tenere in considerazione: altri fattori, tra cui quello psicologico interferiscono. È intuitivo comprendere che la qualità del cibo che mangiamo influisce direttamente sul lavoro svolto delle nostre cellule, mirato a duplicarsi per far fronte all’invecchiamento e contrastare i radicali liberi.
Una corretta educazione prevenzione obesità infantile
Le soluzioni sono innumerevoli, ma “chi ben comincia è a metà dell’opera” allora il primo passo è quello di informarsi e documentarsi. Sembra banale dirlo ma basta una semplice connessione internet e un po’ di buona volontà per scoprire quali sono innanzitutto i cibi e i metodi di cottura che preservano le qualità dei cibi, imparare a leggere le etichette per capire come sono composti i macronutrienti di quest’ultimi. Per questo informarsi e mettere in pratica ciò che si impara può fare la differenza per vivere una vita ricca di salute. Il nostro consiglio, allora, non vuole sicuramente sostituire un consulto medico che in alcuni casi diventa purtroppo indispensabile, ma è importante comprendere che in particolar modo l’obesità è anche il risultato di anni di eccessi e di cattiva abitudini alimentari.
Sappiamo, infatti, che una corretta alimentazione sin dalla prima infanzia riesce a prevenire gran parte delle malattie. È importante fare prevenzione e che le persone, soprattutto coloro che hanno il compito di educare i bambini (genitori, nonni, insegnanti), abbiano ben chiari i concetti sulla nutrizione umana e quali siano i comportamenti alimentari da seguire.
Per questo informarsi e mettere in pratica ciò che si impara può fare la differenza per vivere una vita ricca di salute.
E voi cari lettori cosa ne pensate? Lasciate un vostro commento e fateci sapere!