Care lettrici e lettori di SegretoDonna, sono tanti – troppi – i casi di femminicidio in Italia: circa 150 all’anno che significa ogni due giorni viene uccisa una donna. Negli ultimi mesi l’opinione pubblica è stata colpita dall’efferato delitto di Alessandro Impagnatiello, il barman 30enne che lo scorso maggio a Senago (Milano) ha ucciso con 37 coltellate la fidanzata incinta Giulia Tramontano. Giulia veleno topi
E semberebbe dell’ultima ora il ritrovamento di tracce di sostanze tossiche nel corpo della povera Giulia: secondo gli investigatori, infatti, sarebbero compatibili con il contenuto delle bustine di topicida trovate nascoste nell’abitazione che la coppia condivideva in via Novella.
Le ricerche sul web: “Come avvelenare una donna incinta“
Tanti gli indizi di una potenziale premeditazione. “Come avvelenare una donna incinta“, “Come avvelenare un feto” le ricerca fatte sul web fatte dal barman precedentemente al delitto. E, nelle chat della fidanzata, il racconto alla madre in cui spiegava di essersi sentita poco bene dopo aver ingerito una bevanda calda casalinga come riportato sul Il Fatto Quotidiano.
Un quadro indiziario che procede verso una direzione, che sembra suggerire che Alessandro Impagnatiello intendesse da tempo togliere di mezzo Giulia e il bambino in arrivo. In netto contrasto con le dichiarazioni rese dallo stesso barman, durante gli interrogatori: il giovane, infatti, ha sempre sostenuto di aver agito d’impulso, spaventato dal fatto che la fidanzata e l’amante avessero scoperto la sua doppia vita. “Ero stressato da quella situazione“, disse dopo la confessione.
Le continue bugie di Alessandro Impagnatiello
Dalle ricostruzione sembrerebbe sempre più emergere un rapporto di coppia disfunzionale, tra le continue bugie di lui e la sofferenza di lei. “Giulia pensava di abortire, appena ha scoperto di essere incinta“, aveva raccontato la sorella Chiara. “Sapeva del tradimento con la collega già da gennaio, voleva andare via di casa e tornare dai genitori a Napoli“.
“Ma che madre sei?” Giulia veleno topi
Eppure, quando la 29enne lo mette davanti alla decisione di farla finita, lui non ci sta. “Non sono felice, basta. Condividiamo una casa solo finché sarà necessario, non voglio più stare al fianco della persona sbagliata“, gli scrive lei per messaggio, ribadendo il proposito anche alla madre di lui. E il compagno, nonostante porti avanti da tempo una relazione parallela a lavoro (e cerchi addirittura di convincere l’altra donna di non essere il padre del figlio di Giulia con un finto test del Dna): “Ma veramente vuoi dividerci ancora prima che nasca un bambino? Vuoi farlo nascere già con due genitori separati?“. Per poi rincarare la dose. “Ti sembra normale parlare così con un bimbo in pancia? Ma che madre sei?“.