Care amiche e amici di SegretoDonna, mentre la tossica propaganda bellica occidentale ogni giorno imperversa nei maggiori canali di informazione, esiste se si ha la voglia di guardarsi attorno una realtà molto diversa da quella che in genere siamo abituati a sentire. E allora mentre prepariamo pacchetti su pacchetti di sanzioni che pagheranno anche le tasche degli italiani e garantendoci allo stesso tempo un posto in prima fila nella Black List della Russia come paese ostile, tanti grandi paesi, oltre la metà della popolazione mondiale, non impongono sanzioni alla Russia e non hanno alcuna intenzione di seguire i guerrafondai occidentali su questo terreno. nessuna sanzione
Hanno deciso di non imporre sanzioni a Mosca i paesi che insieme alla Russia compongono il gruppo BRICS (Brasile, India, Cina, Sudafrica). Ossia, il 41% della popolazione mondiale.
I paesi dell’’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (OTSC) Bielorussia, Kazakistan, Tagikistan, Armenia e Kirghizistan.
Al pari di Azerbaigian, Moldavia e sorprendentemente la Georgia.
Diversi sono anche i governi in America Latina come Messico, Argentina, Venezuela, Guatemala, Colombia, Cuba, Nicaragua, Cile e Perù, che hanno deciso di non seguire sul terreno delle sanzioni il blocco occidentale.
Tutti i paesi ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico) meno Singapore.
In Medio Oriente la Siria, Egitto, Turchia, Iran, Iraq e due alleati di ferro degli USA come Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita. Con loro il Pakistan, il cui presidente Imran Khan si è recato nei giorni scorsi a Mosca per incontrare Putin e siglare diversi accordi tra i due paesi sfidando le pressioni internazionali.
Abbiamo anche Serbia e Bosnia-Erzegovina. Addirittura l’Ungheria membro dell’Unione Europea.
Sullo sfondo delle sanzioni occidentali, la Banca di Russia ha annunciato ulteriori misure a sostegno degli istituti di credito . Il 28 febbraio, l’autorità di regolamentazione ha aumentato il tasso chiave al 20%, rilevando che questa decisione aiuterà a mantenere la stabilità finanziaria e dei prezzi , proteggerà i risparmi dei cittadini dal deprezzamento e compenserà anche l’aumento dei rischi di svalutazione e inflazione.
L’Italia nessuna sanzione
In compenso in Italia abbiamo, invece, ‘campioni di diplomazia‘ come il nostro ministro degli Esteri Di Maio, che non contento della figuraccia già rimediata con la Russia si è poi permesso di offendere un capo di Stato come Putin con parole indegne. Nel mondo reale se a lavoro un dipendente commette gravi errori in genere viene licenziato in tronco, in un mondo diverso dal nostro dimettersi sarebbe l’unica cosa da fare per rimediare a danni di immagine come questo.
Ma sappiamo il popolo italiano lascia il proprio governo nelle ottime mani di un banchiere che è riuscito a farsi prendere in giro anche dal presidente Ucraino mentre l’Italia cade sempre più a picco.
La strada sarebbe quella del buon senso già percorsa dalla maggioranza dei popoli del mondo: dialogo e non sanzioni. Per questo risulta sempre più soffocante la gabbia europea lontana dagli interessi della nostra nazione che a differenza di Polonia e altri paesi continua a chinare la testa a Bruxelles. Auspichiamo invece che il nostro paese chiave nevralgica nel centro del Mediterraneo ritorni ad assumere una posizione neutrale e di pace.
L’Italia ponte tra Oriente ed Occidente e non uno strumento in mano a irresponsabili con politiche sempre più lontane dal bene del Paese. nessuna sanzione