Care amiche e amici di SegretoDonna, la Procura di Siena ha chiesto l’archiviazione in relazione al caso della morte di Valentina Bencini, 49enne bella e solare, che era stata trovata senza vita nella sua casa di San Gusmè il giorno seguente la somministrazione della prima dose del vaccino anti Covid 19 Moderna, e per questo hanno pensato ad un possibile collegamento. muore dopo prima dose
Valentina Magnini, il pm titolare del fascicolo aperto senza ipotesi di reato per poter procedere con gli accertamenti del caso, una volta valutata la perizia medica stilata dal professor Marco Di Paolo, medico legale incaricato dalla Procura, ha reputato di non dover procedere ulteriormente, non ravvisando con certezza e sicurezza nessi tra l’inoculazione del vaccino e il decesso della donna, che secondo l’autopsia sarebbe sopraggiunto per arresto cardiaco a seguito di trombosi.
Non sono convinti i familiari delle determinazioni del magistrato, la donna, infatti, godeva di buona salute e non aveva patologie tali da sconsigliare la somministrazione del vaccino.
Starà ora al giudice accogliere o meno la richiesta di archiviazione, in ogni caso i consulenti della famiglia della 49enne – ben conosciuta e stimata nel Valdarno dove la sua morte è stato uno choc – sono pronti a dare battaglia (la difesa è in capo all’avvocato Fabio Cappelletti). Così apprendiamo dal Corriere di Siena.
A trovare il corpo senza vita della 49enne fu l’ex fidanzato, che chiamato dalla madre della donna che non aveva più notizie della figlia, entrò nella casa che condividevano – di cui aveva una vecchia chiave – e fece la drammatica scoperta. Essendo passate appena 24 ore dalla somministrazione del vaccino – eseguita in un hub vaccinale di Montevarchi – i sospetti su una potenziale correlazione furono immediati, e da qui scattò l’inchiesta. muore dopo prima dose
Il medico legale incaricato dalla famiglia, il dottor Mario Valgimigli, nel segnalare la tesi della correlazione chiede di poter allargare lo spettro degli approfondimenti, e di continuare le indagini e fare luce sul drammatico evento.
Il pubblico ministero, che ha fatto istanza di archiviare però, non lo reputa necessario, in quanto il nesso, pur non da escludere a priori, non è provato e non è forse provabile. il tutto reso ancora più complicato dalla mancanza di una solida letteratura scientifica cui appigliarsi, e specifici precedenti che possano fare giurisprudenza.
Ora starà al giudice prendere la non facile decisione, vista la delicatezza del tema. muore dopo prima dose