Ha perso la vita investita la notte dell’1 novembre sulla provinciale 20 da un’auto a Paderno del Grappa, nel trevigiano. La vittima è Miriam Ciobanu, studentessa di 22 anni residente con i genitori a Fonte ma originaria di Tolmezzo.
A travolgerla e ucciderla, lungo la provinciale a Paderno del Grappa, un coetaneo, Alessandro Giovanardi. Il ragazzo, accusato di omicidio stradale, era sotto l’effetto di alcol e droga. Rientrava da una festa di Halloween trascorsa in un locale del bassanese. Della tragedia rimane il segno di una lunga frenata sull’asfalto.
Adriana Ciobanu, la madre di Miriam, spiega di aver già perdonato il 23enne alla guida della vettura che ha investito la figlia: «l’odio non ridarà la vita a mia figlia – ha detto – anche quel giovane dovrà convivere con questa croce».
La morte della ventiduenne Miriam Ciobanu ha lasciato nella disperazione molte vite.
Il padre Ion non si perdona di non aver sentito il telefono quella notte. lo aveva chiamato Miriam, dopo un litigio col giovane che frequentava da qualche settimana, Tommaso. E non si perdona Tommaso per non esser riuscito a trattenerla quella notte.
Vive una grande disperazione anche Alessandro Giovanardi, 23 anni, arrestato per omicidio stradale, positività all’alcol e alla droga. Il ragazzo era stato ricoverato in ospedale sotto choc subito dopo lo schianto.
La giovane, aveva passato la serata con il fidanzato, poi il litigio nella notte e la scelta di tornare a casa a piedi. Aveva provato anche a chiamare il padre per farsi venire a prendere, ma l’uomo non aveva sentito squillare il telefono. Così su quel tratto di strada, senza marciapiede e non illuminato, Miriam ha trovato la morte.
«Mi è comparsa davanti all’improvviso», ha ripetuto più volte piangendo davanti agli inquirenti Alessandro Giovanardi, operaio in una ditta del vicentino, ora in carcere a Treviso, con l’accusa di omicidio stradale aggravato. Miriam era piena di vita e progetti, lavorava saltuariamente come barista e cameriera ma sognava di riprendere gli studi e di conseguire una laurea in psicologia criminale all’Università di Padova.