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Massimo Mazzucco denuncia: ‘Ucraina l’altra verità’ svelata nel nuovo documentario su YouTube

mazzucco ucraina

Care amiche e amici di SegretoDonna, capire la genesi del conflitto in Ucraina non è semplice, soprattutto per chi non conosce la storia di una invasione cominciata molto prima dello scorso 24 febbraio. Tanti i fatti nascosti e mistificati, e una narrazione semplificata e ridotta tutta al binomio Putin cattivo contro Ucraina buona. La verità è che senza conoscere i fatti non è possibile capire le cause che hanno portato agli avvenimenti che stiamo tragicamente vivendo e trovare, quindi, una soluzione. mazzucco ucraina

Il mainstream italiano, e non solo, di certo non aiuta a crearsi una opinione libera ma solo quella unilaterale di «Putin, un giorno si è svegliato di cattivo umore e ha deciso di invadere all’improvviso l’Ucraina». E non vale neppure dirsi «il passato è solo passato, quello che è importa oggi è fermare Putin ad ogni costo».

Intendiamoci la questione non è essere filo-russi o filo-ucraini ma non avere pregiudizi, eventualmente avere il coraggio di ammettere errori, con il fine ultimo di ritrovare una pace che sembra sempre più lontana.

Ucraina l’altra verità mazzucco ucraina

Allora volevamo consigliarvi la visione del documentario ‘Ucraina l’altra verità‘ realizzato da Massimo Mazzucco. Il video è una ricostruzione dei fatti molto diversa da quella che potete ascoltare in TV e questo la rende ancora più preziosa. Come si evince dal titolo non si presenta come la verità assoluta, ma solo come l’altra parte di una narrazione che nessuno racconta.

 

Il video è oggetto di shadowbanning, YouTube infatti lo penalizza impedendo di trovarlo nelle ricerche, è accessibile solo attraverso il link. Questo non dovrebbe sorprendere, per chi non è nato oggi sa bene che da 2 anni si è intensificata la censura sui social verso tutti quei contenuti ritenuti, a torto o ragione, non in linea con un certo tipo di pensiero.

“La trappola di guerra” svelata dal nuovo documentario

In diretta ai microfoni di Fabio Duranti, il giornalista di luogocomune.net ha raccontato la sua ricerca verso una versione alternativa a quella che ormai viene data per assodata dalle nostri parti.

«È una ricostruzione storica certamente di parte, lo dico io per primo. Nel senso che visto che sui media occidentali ci raccontano soltanto la parte occidentale, io ho raccontato l’altra parte. Infatti l’ho chiamato l’altra verità, non la verità. Soprattutto vengono fuori due cose fondamentali. La prima è che c’è una guerra da otto anni nel Donbass, che va contro i cittadini stessi russi-ucraini, della quale non abbiamo mai saputo niente. Alla peggio noi sentivamo parlare di secessionisti o di terroristi, ma in termini molto vaghi. Il problema è che sono cittadini russi-ucraini che vengono messi da parte dagli ucraini di Kiev, perché si detestano fra di loro. Il vero problema è questo: ormai sono arrivati a un punto di odio tale che veramente appena si vedono si ammazzano. Quindi io ritengo che l’unica soluzione sia quella di tirare una bella riga e separarli.

Bisognerebbe che la comunità internazionale intervenisse, se il presupposto è di volere la pace. Se il presupposto è invece che a qualcuno fa comodo che ci sia questa guerra – io lo vado sostenendo da due mesi – allora a quel punto non solo li lasci fare, ma li aizzi e gli mandi le armi.

Il filo storico da seguire è relativamente semplice. Dal finire del secolo scorso, dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica è nato in America in quel periodo un movimento di pensiero che si chiama Neocon, cioè neoconservatori. Come loro filosofia, hanno deciso che non gli andava bene semplicemente un equilibrio mondiale fra le varie potenze rimaste. No, loro scrivono proprio nero su bianco che è un momento magico, siamo l’unica superpotenza rimasta, non c’è nessun altro in grado di contrastarci, quindi approfittiamone e cerchiamo di mantenere il controllo su tutto il mondo almeno per il prossimo secolo. Infatti lo chiamavano il nuovo secolo americano. Da questa filosofia, già nel 1997 Biden suggeriva per far arrabbiare i russi, pur senza farli entrare in guerra, di far entrare le tre repubbliche baltiche nella Nato. Sanno benissimo che alla Russia dà fastidio avere delle basi Nato ai loro confini. Anche perché, se vai a guardare il documentario, scopri che già nel 1991 erano stati presi degli accordi per i quali la Nato non si sarebbe più espansa verso est, oltre la Germania dell’est. La Nato invece è arrivata a circondare tutta la Russia e mancava soltanto il pezzo grosso: l’Ucraina. Hanno usato l’Ucraina come provocazione, nel senso che hanno continuato ad avvicinarla alla Nato sempre di più, finché Putin è stato obbligato».

Scritto da firedream79

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