Insieme al collega Alberto Zangrillo, anche il professore Matteo Bassetti – direttore della Clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova – appartiene a coloro i quali sostengono che il virus abbia perso la sua carica virulenta.Matteo Bassetti Coronavirus
Intervenuto ad Agorà Estate, Bassetti ha voluto puntualizzare il suo punto di vista prendendo in esame alcuni dati numerici:
“I numeri ci danno una dimensione decisamente diversa del fenomeno. Si tratta di un’infezione con una contagiosità più alta rispetto all’influenza stagionale ma con un letalità per gli infetti decisamente inferiore ai numeri riportati.
Se pensiamo che tutti i 35mila decessi in Italia siano tutti legati al Covid, e sarà tutto da dimostrare, abbiamo una letalità che scende al 2% e ci pone molto più vicino al resto del mondo. E’ probabile che ci sia più del 2,5% degli italiani venuti a contatto del virus.
Dai dati che abbiamo a disposizione su Liguria, Lombardia e altre regioni siamo più vicini al 7-8%, questo porterebbe il numero dei contagiati intorno ai 4-5 milioni in Italia.
E’ evidente che tutti i numeri devono essere ricalcolati. Bisogna continuare ad avere l’atteggiamento che abbiamo avuto ma non fare terrorismo. Dobbiamo finirla con questa visione terrorizzante della popolazione”, aggiunge.
I numeri ci dicono che ogni giorno ci sono asintomatici, ma la stragrande maggioranza sono asintomatici. I numeri della terapia intensiva sono stabili da giorni. I numeri sono reali e non possono essere confutati. C’è qualcuno che continua a vedere il bicchiere mezzo vuoto e sbaglia. Oggi è giusto dare informazioni positive”, ha affermato il professore.
Seconda ondata, solo terrorismo Matteo Bassetti Coronavirus
Si sta tanto parlando anche del temuto arrivo di una seconda ondata in autunno, ma per Bassetti non c’è bisogno di creare allarmismo. Adesso si conosce meglio il virus e si dispone delle giuste cure e dei giusti strumenti, basta solo saperci convivere:Matteo Bassetti Coronavirus
“Non mi piace parlare di seconda ondata. Il virus è presente, è tra noi. Dobbiamo imparare a conviverci. In autunno e in inverno ci saranno persone contagiate, in quel momento dovremo essere bravi a trattare queste persone in modo adeguato, individuando nuovi focolai.
Chi dice che avremo una seconda ondata come la Spagnola fa terrorismo: siamo nel 2020, la Spagnola è arrivata nel 2018 quando non c’erano vaccini, antibiotici, ventilatori”.
In Italia ci si divide in due parti: chi sottovaluta il problema e chi, invece, ingigantisce all’estremo il problema, ma entrambe le parti sbagliano:
“In Italia ci sono parecchi eccessi da una parte e dall’altra: non va bene levare la mascherina quando sei al chiuso, ma non serve fare un posto di blocco all’ingresso del ristorante.
Non capisco il perché di tutta questa avversione. Non trovo niente di male a usare mascherina, se indossarla ci permette di fare una vita normale”.
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