Curiosa, intraprendente e piena di interessi. Marika D’Alterio sta per conseguire la laurea in giurisprudenza ma, nel frattempo, si dedica alle sue tante passioni.
Tra queste spicca sicuramente la magia, per cui nutre un forte interesse sin da quando era una bambina. E poi ci sono i servizi fotografici, un mondo in cui vive sin dalla prima adolescenza che è anche un lavoro. Marika D’Alterio
Noi di SegretoDonna le abbiamo fatto qualche domanda per conoscerla meglio e per farci raccontare il suo essere una Donna Vera.
Ecco cosa ci ha confidato. Marika D’Alterio
Marika, parlaci un po’ di te. Chi sei e quali sono le tue passioni più grandi?
Sto per laurearmi in giurisprudenza – sono un “quasi avvocato” – e ho una grande passione per l’illusionismo.
Non mi definirei poliedrica ma ho molti interessi. Tra questi quello per la musica, classica ma non solo, che mi ha spinta a prendere lezioni di pianoforte.
Ho sempre avuto una mente molto curiosa, mi è sempre piaciuto affacciarmi a delle forme d’arte un po’ diverse tra loro. Marika D’Alterio
Quando e come è nato il tuo interesse per il mondo della moda e quali importanti passi hai mosso in tale ambito?
Tutto è iniziato quando ero piccola. A mia nonna fu chiesto di partecipare a un concorso di bellezza; il padre in un primo momento glielo vietò, poi partecipò con un’amica e vinse anche una fascia ma le fu impedito di proseguire con le selezioni.
Lei aveva questo sogno nel cassetto e fece intraprendere a me questo percorso. Mi iscriveva a tantissimi concorsi di bellezza, quindi già a 13/14 anni ho partecipato ai miei primi concorsi, vincendo anche delle fasce.
Poi, da cosa nasce cosa, sono arrivate delle proposte di lavoro. Inizialmente lavoravo come hair model, poi ho iniziato con i servizi fotografici.
Ho sempre avuto la fortuna di lavorare con persone serie. Quando si è manifestata l’occasione di diventare testimonial di un marchio o altro ho sempre avuto delle esperienze positive, sono sempre stata trattata bene.
Conservo ricordi positivi di tutte le esperienze.
Come, invece, ti sei avvicinata al mondo della magia?
È una passione un po’ insolita in effetti, perché in Italia la cultura della magia non è sentita come all’estero.
È un interesse che nutro sin da quando ero molto piccola. Ero una bambina abbastanza atipica, mi piacevano le Barbie ma non ci giocavo, preferendo invece indiani, frecce e macchine. Così, quando non sapevano cosa regalarmi, optavano le scatole magiche, che da sempre incuriosiscono i bambini.
Me ne regalarono due o tre, e a quelle mi dedicavo parecchio.
Successivamente, lavorando come modella di capelli, conobbi una persona che aveva un bellissimo negozio di parrucche e tupé e come secondo lavoro faceva il prestigiatore. Aveva una stanza dei giochi fantastica, piena di trucchi acquistati in America, che mi fece tornare a pensare alla magia.
Quando mi sono resa indipendente economicamente ho iniziato a dedicarmi davvero alla magia: ho preso lezioni private e mi sono iscritta a diversi club magici.
Che tipo di formazione è necessaria per potere essere definita maga? Hai deciso di specializzarti in una branca in particolare?
Il Ring a cui mi sono iscritta dura due anni; al termine del primo anno è necessario superare un esame che consente di passare al livello successivo.
Alla conclusione di ognuno dei due anni viene consegnato un diploma, ed è necessario svolgere uno spettacolo o una prova inter-corso.
Questa è una formazione di base, che da solo un’infarinatura di magia. Poi, dopo questi due anni, puoi decidere di proseguire e scegliere una tipologia di magia in particolare.
La magia, infatti, non è solo la grande illusione che tutti conoscono. C’è anche la magia da scena, da Close up, la manipolazione di carte, di palline… la magia è davvero vasta!
Io ho deciso di specializzarmi in magia da scena.
Dopo che ho conseguito i due diplomi sono diventata socia del Ring e di un altro club magico e ho proseguito con le lezioni private. Essere socia mi permette di partecipare non solo alle lezioni ma anche alle conferenze, a cui spesso vengono ospitati maghi provenienti dall’estero che molte volte vendono i propri strumenti.
Adesso sto concludendo il mio numero. Adoro gli animali, lavorare con loro è davvero fantastico: ho sei colombe bianche e due conigli. Ci tengo a precisare che non vengono assolutamente maltrattati, anzi, con loro viene instaurato un ottimo contatto e un rapporto di fiducia.
La magia da scena è magia da palcoscenico, da teatro, o magari può essere un numero da sfruttare a eventi come cerimonie e matrimoni.
Progetti futuri e sogni nel cassetto?
Innanzitutto la laurea in giurisprudenza, un obiettivo che tengo a realizzare sia per me stessa sia perché mia nonna ci teneva tanto e quindi glielo devo, per poi intraprendere la carriera di avvocato.
La magia, invece, è una passione che voglio continuare a coltivare, anche perché non si finisce mai di imparare. Mi piacerebbe partecipare a dei concorsi; i numeri da concorso sono diversi da quelli da teatro o da cerimonia e ti permettono di entrare a fare parte di una classifica. Se hai una buona posizione, poi, puoi partecipare ai mondiali.
Cosa vuol dire per te essere una Donna Vera?
Una Donna Vera, nel mio ideale, è una donna indipendente sia economicamente che mentalmente. È una Donna che si realizza, che è capace di fare più cose, perché noi donne siamo in grado di fare moltissime cose.
Continuate a seguirci e a raccontarci il vostro essere Donne Vere! Marika D’Alterio