“Il loto e il papiro” è un’opera teatrale in tre atti ambientata nell’antico Egitto, scritta da Francesco Santocono, giornalista catanese esperto di egittologia e appassionato del dramma antico, con la prefazione del Prof. Zahi Hawass, noto archeologo e ambasciatore delle antichità egiziane nel mondo.
Si tratta di una vera e propria novità nel panorama letterario internazionale, tanto d’aver già attirato l’attenzione di alcuni tra i più grandi critici del settore anche dall’altra parte dell’oceano, da dove sono giunte numerose richieste per la messa in scena dello spettacolo.
Sull’esperienza dei grandi classici greci, l’autore trova una soluzione letteraria sorprendente e riesce nel difficile esercizio di far approdare la prosa sulle sponde del Nilo, creando una commistione interessante tra il pathos d’ellenica memoria e la magia della terra dei faraoni.
La musicalità del testo immerge le proprie radici nelle cadenze più tradizionali del rinascimento e lascia ampio spazio alla fantasia del lettore, libero di andare su e giù per il fiume sacro a Iside e Osiride. Il loto e il papiro Francesco Santocono Il loto e il papiro Francesco Santocono
Il contesto storico in cui si svolge l’opera è quello della diciassettesima dinastia, quando l’esercito di Tebe si accinge a liberare il nord dell’Egitto, da due secoli ormai dominio incontrastato del popolo invasore Hyksos.
Divenuto padre per la seconda volta, il Re Sequenenra studia il piano di guerra con il suo amato compagno d’infanzia e primo ministro Sethnakt, ma nulla sospetta della sua infedeltà. Convinto del Visir a invocare gli auspici del dio di Elefantina, il giovane sovrano si dirige sull’isola del vasaio Khnum privo di scorta, dove incontrerà la morte in un terribile agguato.
La guerra di liberazione contro il re invasore Apofi, però, sarà continuata dalla regina Ahhotep e, infine, conclusa dagli eredi Tamose e Ahmose.
“Non ci sono pervenute tracce di opere di questo genere scritte nell’antico Egitto – ha detto Zahi Hawass – anche se nella storia non mancano racconti di ogni tipo su leggende o miti. Proprio per questo l’esperimento di Francesco Santocono mi sembra davvero una novità degna di grande interesse”. Per l’archeologo, che ha formalmente invitato l’autore in Egitto, insieme all’attore Tom Cruise, per una contestuale presentazione con il film ‘La Mummia’, “va curata immediatamente la messa in scena del dramma, affinché già nei primi messi del 2018 possa essere proposto per la prima volta proprio ai piedi della Sfinge, scenario storico dalle suggestioni incredibili”.
L’ex ministro dei beni culturali egiziani ha introdotto personalmente la presentazione dell’opera in Italia, facendo da relatore in tutti gli appuntamenti italiani, spiegando le ragioni per cui ha voluto apporre con forza la propria firma alla prefazione del testo.
L’apertura ufficiale del ‘tour’ si è svolta a Roma, nell’istituzionale palazzo Firenze, alla presenza dell’ambasciatore egiziano presso la Santa Sede e del Presidente dell’Ente del Turismo egiziano in Italia, con l’introduzione speciale dello sceneggiatore Roberto Manfridi e le letture straordinarie di Alessandro Haber.
Un bagno di folla invece ha accolto l’opera a Benevento, dove peraltro la presenza di Hawass ha attirato l’attenzione di migliaia di curiosi e l’accoglienza delle massime autorità cittadine.
Nella splendida sede del Palazzo del Governo, stavolta, a leggere alcuni passi del testo sono intervenuti Gino Curcione e Cinzia Mirabella.
La tappa di Napoli, invece, si è svolta all’interno della sezione egizia Museo archeologico, in compagnia di Paolo Giulierini, giovane direttore della splendida struttura, dove sono state registrate le immagini poi trasmesse da Raiuno per ‘La vita in diretta’.
L’ultimo appuntamento, infine, si è tenuto a Catania, città dell’autore e luogo scelto per concludere la sorprendente full immersion.
In un teatro Sangiorgi gremitissimo, lo scrittore e giornalista catanese ha illustrato la sua opera proprio in compagnia del più grande egittologo vivente come sempre in compagnia della sua assistente italiana Stefania Sofra, ben confortato dall’esperienza critica del Prof. Fernando Gioviale, ordinario di storia teatrale presso l’ateneo catanese, e dall’impeccabile coordinamento di Chiara Ponzo, docente ed esperta culturale della città etnea. Peraltro, tra un intervento e l’altro gli spettatori hanno potuto anche apprezzare alcuni brani tratti dall’opera, magistralmente interpretati da Giancarlo Zanetti, da Cosimo Coltraro e da Raniela Ragonese.
Per Francesco Santocono si tratta della prima esperienza di questo genere, ma visto i consensi ricevuti durante le presentazioni di questi giorni in giro per l’Italia, è lecito pensare ad un lavoro sempre più intenso. “In tutti i posti in cui siamo stati – ha dichiarato l’autore – abbiamo trovato una partecipazione straordinaria da parte di tutti. Cittadini e istituzioni. Adesso non ci resta che insistere e vedere dove ci conduce questa avventura”.
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