E’ da poco uscito nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, l’ultimo capitolo di Logan – The Wolverine (per leggere la nostra recensione clicca qui).
Ultimo capitolo, ultimo viaggio, un addio coi fiocchi per gli appassionati del genere, sia nella trasposizione cinematografica che nella atavica e suggestiva tavola a fumetti. Logan fumetto Logan fumetto Logan fumetto
Fumetti appunto. Logan, prima ancora di essere il bellissimo e disincantato Hugh Jackman, è stato, è e sarà IL fumetto.
Oggi parleremo di una recente versione a fumetti di Logan, ad opera di Mark Millar.
Il fumetto
L’immagine di un Logan vecchio, stanco, scazzato e che fa i conti con un calo drastico dei suoi poteri è un’idea terribilmente affascinante e ricca di potenziale. E’ l’idea base dell’ultimo film, infatti.
Ma non è del tutto originale. Ci aveva già pensato nel 2008 con Old Man Logan Mark Millar, scrittore scozzese che negli ultimi anni ha preso più o meno tutto l’universo della Marvel nelle sue mani.
Logan il vecchio
Old Man Logan è una miniserie che all’epoca destò curiosità ed entusiasmo, non tanto per lo spunto, già affrontato da autori ben più blasonati e non certo nuovissimo, ma per l’inserimento dell’ex Wolverine (che non vuole più sentire quel nome) in uno scenario post-atomico dove i “cattivi hanno vinto”.
Un mondo dove i mutanti hanno perso, sono numericamente irrilevanti, dove tutto è andato a quanto pare in rovina e il deserto pare aver inghiottito la civiltà.
Questo è un dettaglio presente anche nel fumetto, dove i mutanti vengono definiti “qualcosa di passeggero” nella storia del mondo, e sabbia e macerie fanno da sfondo alla vicenda.
Conclusioni
Come molte delle opere di Millar, un autore prolifico che continua a dividere la critica (più che il pubblico), Old Man Logan tende a sacrificare la sostanza per la forma, configurandosi come un bel giro sulle montagne russe che si conclude in un’ora circa di lettura.
In questo aiutano i disegni di Steve McNiven, spesso sodale delle scorribande più autoriali dello scrittore scozzese, che regalano dinamicità, drammaticità e pathos a una vicenda che viaggia a mille all’ora.
Spero che questo articolo vi sia piaciuto, continuate a seguirci su segretodonna.
J.B.