in , , ,

L’addio a Lina Wertmüller, la prima donna nella storia ad essere candidata all’Oscar: aveva 93 anni

Lina Wertmüller morte

Care lettrici e lettori di SegretoDonna, ci lascia Lina Wertmüller, regista di tanti film passati indimenticabili, da «Mimì metallurgico ferito nell’onore» a «Pasqualino Settebellezze», senza dimenticare «Travolti da un insolito destino…». La regista, che aveva 93 anni, si è spenta nella sua casa romana la regista. Lina Wertmüller morte

Lina Wertmuller, al secolo Arcangela Felice Assunta Wertmuller von Elgg Spanol von Braueich, era nata nella capitale il 14 agosto 1928 da una famiglia svizzera di nobili origini, vedova del grande scenografo Enrico Job, lascia una figlia. Nel corso del tempo ha frequentato in modo globale e ai massimi livelli il mondo dello spettacolo.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Cinemondium (@cinemondium)


Regista, sceneggiatrice (per Zeffirelli e Salerno), autrice di teatro, collaboratrice di Fellini, di Garinei e Giovannini nel mondo del musical. È stata la prima donna nella storia ad essere candidata all’Oscar, nel 1977, come migliore regista (ma anche per il miglior film straniero e migliore sceneggiatura) per Pasqualino Settebellezze. Solo nel 2020 le è stato assegnato il Premio Oscar alla Carriera.

La sua carriera iniziò con I basilischi, film sui borghesi del Sud Italia, e due pellicole con Rita Pavonezanzara” firmate con falso nome (ma poi con la cantante avrà uno strepitoso successo in tv con il Gian Burrasca). La svolta avverrà quando lancia la giovane coppia Melato-Giannini.

Con Mimì metallurgico ferito nell’onore, Film d’amore e d’anarchia (premio a Cannes per Giannini) e Travolti da un insolito destino…, la Wertmuller si conferma commediante di classe capace di affrontare con coraggio temi politici, come quello del terrorismo (Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada), ma anche per ‘dipingere’ affreschi storici (Fernando e Carolina).

Un altro successo internazionale fu Pasqualino settebellezze, nominato a tre Oscar, dove la regista costruisce un personaggio di profondità e non troppo eccentrico.

Linda fu aiuto regista di Fellini nella Dolce vita e 8 e mezzo e diresse poi film anche su misura delle attrici complici, una tra tutte Sophia Loren, Fatto di sangue tra due uomini… e una versione tv della famosa commedia di Eduardo Sabato, domenica e lunedì.

Fu la prima non solo a collezionare premi internazionali ma allo stesso tempo a dirigere film che piacevano ed avevano un riscontro commerciale.

Ricordiamo poi, Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo, Io speriamo che me la cavo con Paolo Villaggio, Metalmeccanico e parrucchiera… e l’elegante Ferdinando e Carolina. Per il teatro scrisse e diresse commedie come Due più due non fa più quattro con Giannini e la Guarnieri, allestì una Carmen a Napoli, una Bohéme ad Atene.

Personaggio che ha sperimentato ogni angolo del mondo dello spettacolo, indagando dal Nord al Sud il bel Paese, ebbe la cittadinanza onoraria napoletana e fu nell’assemblea nazionale del PSI di Craxi, ma sempre aggiunse al suo lavoro un tocco di ironico cinismo che detta la motivazione dell’Oscar: «Per il suo provocatorio scardinare con coraggio le regole sociali e politiche attraverso l’arma preferita della cinepresa».

Il lungo applauso della camera Lina Wertmüller morte

L’aula della Camera ha reso l’ultimo omaggio a Lina Wertmuller con un lungo applauso. È stato il deputato di Iv, Luciano Nobili, a dare la notizia che la regista romana era morta all’età di 93 anni: «Nel 1977 è stata la prima donna a essere candidata al premio Oscar per la regia con il film ‘Pasqualino settebellezze’, ben prima di Jane Campion, Kathryn Bigelow o Sofia Coppola che in seguito hanno riconosciuto come l’esempio e il lavoro di Lina Wertmuller fosse stato così importante. Nel 2020 ebbe l’Oscar alla carriera, un riconoscimento importantissimo che ha onorato il suo cinema, il suo lavoro e il nostro Paese. Credo che tutti gli italiani la ricorderanno per i suoi film, la sua intelligenza e il carattere e la sua grande capacità di coniugare impegno politico, ironia e grande successo popolare». Lina Wertmüller morte Lina Wertmüller morte

Scritto da firedream79

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cosa ne pensi?

-1 points
Upvote Downvote
monoclonali guarire

«Monoclonali, un’ora di flebo e il Covid sparisce». La virologa Evelina Tacconelli spiega come e perché

Soleil abbandona casa

Soleil Sorge vuole lasciare il Gf Vip: “Sono stanca, mi vedo distrutta”