Buongiorno amiche di SegretoDonna, oggi entro in punta di piedi nella rubrica “Mamme” per parlarvi di un argomento che nell’ultimo anno della mia vita è diventato di centrale importanza. i essere zia
L’essere diventata zia!
Già, essere mamme è un’esperienza bellissima, che ti stravolge la vita, almeno a quanto dicono tutte le neo mamme che conosco, e gli credo sulla parola.
Ma essere zia non è da meno! Credetemi!
Già, essere zia è un’esperienza che ti cambia la vita.
Certo dipende dal modo in cui intendi esserlo e dall’intensità con cui la vivi.
Non basta solo un grado di parentela, vicino o lontano che sia, essere zia è un modo di vivere, di pensare, è un modo di essere, è un mondo.
essere zia
Esistono diversi tipi di zia e il coinvolgimento cambia e di tanto.
Ci sono le zie lontane
Quelle che vedi alle feste comandate, per il compleanno e in altre rare occasioni. Lì il grado di confidenza è quasi nullo, di norma il bambino ti guarda, ti scruta, nel migliore dei casi ti saluta. Gioca un po’ e poi finisci nel dimenticatoio! Fino all’adolescenza quando diventi “la fantomatica zia” che altro non è se non l’incubo delle feste: sempre a fare le stesse domande, regali inutili, e in te si scatena una innata voglia di urlarle in faccia “Ma chi ti conosce“.
Poi c’è l’amica folle e simpatica della mamma
Quella che ogni volta che incontri ti fa giocare nei modi più scalmanati, che ti da di nascosto una brioscina, che diventa complice delle tue marachelle e sempre pronta a difenderti con la mamma.
Questa è un tipo di zia che se durerà il rapporto con i tuoi genitori ti ritroverai sempre. Sarà la zia che incontrerai a puntate ma con la quale avrai un gran rapporto di amicizia e complicità.
Infine c’è la zia che è come una seconda mamma
Già perché tutti in fondo abbiamo bisogno di una seconda mamma. Questo è un legame viscerale, che ti entra dentro e che inevitabilmente ti cambia.
È l’emozione del primo dentino, il panico del primo cambio di pannolino, il primo biberon. E poi è un insieme di pappe, di vocine buffe, di canzoncine che ti ritrovi a canticchiare mentre cammini per strada.
È cambiare i tuoi orari in funzione dei suoi.
È ritrovarti a scambiare un aperitivo con le tue amiche con un pomeriggio passato a gattonare a terra.
È scegliere una serata a casa, tra cartoni e capricci, quando prima ti saresti proiettata in una serata mondana.
È imparare a ridere del rigurgito sul vestito nuovo, o della pappa tra i capelli, o delle notti passate insonni.
È lo stupore che provi quando non credevi di poter provare un amore così grande e disinteressato per un esserino così piccolo e carino.
Essere zia è…
È come se avessi fatto pace col mondo intero. Perché in quegli occhi che si illuminano quando ti vedono, ritrovi te stessa e il senso della vita.
È giocare insieme e chiudere il resto fuori. È imparare ad amare le lunghe passeggiate il pomeriggio, sforzarti di imparare una lingua a te sconosciuta fatta di versi ma che è la vostra, unica e sola.
È l’emozione che provi quando per la prima volta ti chiama con il soprannome più brutto che tu abbia mai avuto, ma che detto dalla sua vocina ti sembra bellissimo.
È parlare dei suoi progressi e andarne fiera, come fossero anche un po’ i tuoi.
È giocare insieme pomeriggi, giornate intere e ridere, ridere e ridere ancora.
Insomma essere zia ti stravolge, ti regala una serenità che non pensavi potessi provare, è un mondo a se stante, è un piccolo traguardo che segni ogni volta che vi incontrate.
È essere una squadra, voi due e tutto il resto fuori.
È sapere che lo amerai come se fosse tuo, che sarai una certezza nella sua vita.
Che sarai la persona a cui confiderà i suoi segreti, a cui chiederà consiglio, da cui si rifugerà quando litigherà con i suoi genitori, sarai il suo migliore amico, il suo complice, la sua certezza.
Sarai una presenza costante ma mai ingombrante. Sarai una zia! Semplicemente, meravigliosamente, straordinariamente zia. E una volta entrata nella sua vita sarà per sempre.