Care lettrici di Segreto Donna, sabato 27 Maggio, dopo dodici giorni di proiezioni, numerosi red carpet con vari ospiti internazionali, polemiche e sorprese si è conclusa la 76esima edizione del Festival di Cannes con la cerimonia di premiazione. Trionfa Justine Triet con il film Anatomie d’une Chute che si aggiudica la Palma d’Oro. L’Italia va via a mani vuote, rappresentata da Marco Bellocchio, Nanni Moretti e Alice Rohrwacher. Il premio Grand Prix assegnato invece al film The zone of interest di Jonathan Glazer. Justine Triet regista
Il vincitore della Palma d’Oro Justine Triet regista
L’iconica Jane Fonda consegna il premio più atteso del Festival di Cannes, la Palma d’Oro, a Justin Triet che ha incantato la giuria con il suo Anatomie d’une Chute. Sul palco ha detto: «Questo è il film più intimo che abbia mai scritto, non pensavo avrei ricevuto alcun premio, ma sarei passata oltre rapidamente. Invece lo dedico ai giovani registi e a quelli che non riescono a girare un film. Facciamo loro spazio!». Il film francese è un thriller incentrato sulla misteriosa scomparsa di un capofamiglia in un luogo sperduto in montagna. Justine Triet regista
Il vincitore del premio Grand Prix Justine Triet regista
The zone of interest di Jonathan Glazer si aggiudica il secondo più importante riconoscimento del Festival, premiato da Quentin Tarantino e da Roger Corman. La pellicola è liberamente ispirata al libro omonimo di Martin Amis: ambientato durante l’Olocausto, una famiglia tedesca e altri personaggi trascorrono la propria quotidianità all’interno della cosiddetta area di interesse, accanto ad Auschwitz. Justine Triet regista
Il vincitore del premio della giuria
Il premio della giuria è stato vinto da Aki Kaurismaki con Les feuilles mortes, consegnato dall’attore Orlando Bloom. La pellicola narra l’incontro tra la single Ansa, commessa di un supermercato e l’altrettando lavoratore solitario Holappa, con problemi di alcolismo. Justine Triet regista
Il vincitore premio alla regia
Il premio per la regia è stato assegnato a Tran Anh Hung per La passion de Dodin Bouffant, consegnato dal direttore creativo di Pixar Studios Pete Docter. Il film drammatico francese ambientato nel 1885, è la storia d’amore tra una cuoca, interpretata da Juliette Binoche e il signor Dodin Bouffant per cui lavora. Justine Triet regista
Il vincitore del premio alla miglior sceneggiatura
Premio miglior sceneggiatura va a Sakamoto Yuji per Monster di Kore-Eda Hirokazu. A consegnarlo è stato il presidente della giuria e attore John C. Reilly. La storia descrive le dinamiche fra l’individuo e l’istituzione familiare e scolastica.
Il vincitore del premio al miglior attore
Il premio per la miglior interpretazione maschile è stato vinto da Koji Yakusho per il film Perfect days di Wim Wenders, premiato dal collega Song Kang-ho. L’attore giapponese veste i panni di un addetto alle pulizie nei bagni di Tokyo. L’uomo sembra felice e appagato, ma una serie di incontri sveleranno qualcosa di più sul suo passato. Justine Triet regista
La vincitrice del premio per la miglior attrice
Il premio per la miglior interpretazione femminile è andato a Marve Dizdar per il film About dry glasses di Nuri Bildge Ceylan, consegnato dall’attrice Zar Amir Ebrahimi. La Dizdar, nel film, è un’insegnate che incontra il protagonista Samet, un giovane insegnante d’arte che sta terminando il suo ultimo anno di servizio obbligatorio, in un remoto villaggio dell’Anatolia.
Il vincitore della camera d’Or Justine Triet regista
Il primo premio ad essere assegnato è stato la Camera d’Or alla miglior opera prima: vince Ben Trong Vo Ken Vang di Thien An Pham, presentato alla Quinzaine de cineastes.
La Palma d’Oro per il miglior cortometraggio
L’attrice Stacy Martin e il regista Ildiko Enyedi, Presidente della Giuria Cortometraggi e de La Cinef, hanno assegnato la Palma d’Oro al cortometraggio 27 di Flor Anna Buda.
«Viva il Cinema!» si conclude così il Festival, con il grido gioioso della madrina Chiara Mastroianni.