Molte donne considerano l’infarto “roba da maschi”, trascurando così i rischi che corre il loro muscolo, soprattutto dopo i 50 anni. Infarto dopo 50 anni
In continuo affanno per far quadrare vita familiare e lavoro, le donne non hanno tregua e lo stress è la loro compagnia quotidiana. I risultati, in termini di salute che scricchiola, si vedono: malattie un tempo declinate soprattutto al maschile, a cominciare da quelle cardiovascolari, colpiscono sempre di più (e prima) anche il sesso femminile. Infarto dopo 50 anni
In Italia una donna su due è a rischio di una malattia di cuore – secondo la Società Italiana di Cardiologia – soprattutto dopo la menopausa. Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di mortalità e disabilità nelle signore over50 (nel 55 per cento dei casi contro il 43% degli uomini stima l’Onda, l’Osservatorio nazionale salute della donna) e si accompagnano ancora ad una scarsa consapevolezza della popolazione femminile che comporta ritardi diagnostici e terapeutici.
Le cause?
Stress, vita sedentaria, fumo, troppo lavoro, dieta ipercalorica, diabete mellito e pressione alta. Uomini e donne in questo si assomigliano. Eppure molte considerano l’infarto, e il mal di cuore, roba da maschi, trascurando così i rischi che corre il loro muscolo, soprattutto dopo i 50 anni. Infatti dopo i 50 anni, con l’arrivo della menopausa il rischio cardiovascolare della donna diventa pari, se non addirittura maggiore a quello degli uomini. Perché succede? Con la menopausa crollano drasticamente gli ormoni estrogeni e viene a mancare la loro attività protettiva sul sistema cardiovascolare. In Italia il 58% delle donne in menopausa sono ipertese, il 51% ha il colesterolo alto, il 67% è sovrappeso o obesa.
La soluzione? Infarto dopo 50 anni
Si pensa non si possa prevedere perché, come sappiamo, l’infarto arriva all’improvviso ma l’apparato cardiovascolare può e deve essere tenuto sotto controllo.
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