La compagnia area le aveva spostate sui voli nazionali, con uno stipendio più basso, solo perché avevano una taglia in più. Il tribunale le risarcisce: Aeroflot dovrà pagare le hostess discriminate per il peso. Evgeniya K. Magurina, 42 anni, e Irina N. Ieursalimskaya riavranno indietro, e con gli interessi, le somme che sono state costrette a guadagnare in meno. Lo ha stabilito il tribunale di Mosca, a cui le due hostess si sono rivolte, dopo che due corti locali avevano rigettato i loro ricorsi.
“La nostra battaglia è per tutte”. Hostess curvy Aerflot
La sentenza potrebbe valere anche per le oltre 500 collegheche avevano subito lo stesso trattamento. “Tutti mi chiedono perché mi sono messa contro il sistema – ha commentato Magurina al Guardian-. Il fatto è che qualcuno a un certo punto deve iniziare la rivoluzione”. Le linee guida di Aeroflot indicano una preferenza nelle assunzioni per le hostess e steward che indossino divise “42-48”, per le donne e “46-54” per gli uomini. I problemi per Magurina sono iniziati proprio quando ha chiesto una divisa oltre la 48. “Ci hanno fotografate e ci hanno pesate”, aveva scritto nel primo ricorso. Hostess curvy Aerflot
La compagnia non ha mai nascosto di volere hostess magre, spiegando però in tribunale che la motivazione non era estetica, bensì di sicurezza. Assistenti di volo “curvy”, secondo la compagnia, potrebbero ostacolare il passaggio in cabina e ostruire l’accesso alle uscite di sicurezza, senza contare che per ogni chilo aggiuntivo sarebbe costretta a spendere 10 euro in più all’anno di carburante. Hostess curvy Aerflot
In realtà la faccenda riguarda anche l’aspetto estetico. “Aeroflot è una compagnia di qualità e tra i motivi per cui i passeggeri pagano per i nostri biglietti c’è l’aspetto dei dipendenti”, ha confermato il portavoce Pavel Danilin, in una delle fasi del dibattimento in tribunale. Per questo il vettore russo dovrà mettere mano al portafoglio e risarcire le due hostess.
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