Care amiche e amici di SegretoDonna, ogni decennio ha avuto la sua serie televisiva di successo: c’è stato il tempo di Dawson’s Creek e prima ancora di Beverly Hills. Negli anni ’80 una delle serie televisive che più delle altre entrò nel cuore degli spettatori fu Genitori in Blue Jeans – Growing Pains il titolo originale – sviluppata in 7 stagioni e andata in onda in Italia dal 1985 al 1992.
La sitcom ebbe un successo mondiale, con ragazzine e ragazzini in delirio per l’attore principale Kirk Cameron, che interpretava Mike, il figlio maggiore.
Uno di quei casi rari che si verificano nella storia dello star system: infatti, Kirk Cameron riuscì a mettere d’accordo il pubblico femminile e il pubblico maschile durante il suo periodo di gloria. Per i genitori, Mike era il figlio che uno avrebbe sempre voluto avere, nonostante la sua sfrontatezza. I ragazzi volevano tutti essere come lui. Le ragazze gli svenivano ai piedi come poi avvenne con Leonardo DiCaprio (che fu lanciato proprio da questa serie, sebbene avesse già iniziato a recitare da alcuni anni, ma questo lo sanno tutti).
Tanti ancora gli spettatori che la ricordano con affetto e allora ecco per voi 20 curiosità e buona lettura:
All’inizio la serie ruotava tutta attorno al personaggio di Kirk Cameron Genitori in Blue Jeans
Dopo le prime proiezioni pilota gli autori e i produttori della serie dovettero però riscriverla da capo. La serie, infatti, ottenne numerose critiche, soprattutto da parte dello stesso network che doveva mandarla in onda, l’ABC, perché concentrato troppo sul personaggio di Kirk Cameron.
Accuse di plagio
Secondo alcune critiche la serie era una copia “in bianco” de I Robinson: il capofamiglia (Jason) era un medico che lavorava direttamente da casa e la moglie (Maggie) una libera professionista di successo. Il creatore della serie Neil Marlens dovette rilasciare un’intervista in cui sosteneva che le similitudini fra le due serie erano un caso; lui si era semplicemente ispirato ai suoi genitori. E per dimostrare le sue ragioni chiese alla Nbc (che produceva I Robinson) una sorta di cross-over per dimostrare quanto i due prodotti fossero differenti. Così, in un episodio della seconda stagione, i Seaver assistettero ad una registrazione di una puntata de I Robinson.
Bruce Willis fu preso in considerazione per il ruolo del padre Jason
Alan Thicke inizialmente fu scartato poiché era un presentatore di talk show canadesi per poi essere assunto. Nessuno infatti voleva quel ruolo perché pagato con una cifra ritenuta eccessivamente bassa.
Tracey Gold, che interpretava la figlia Carol, soffrì di una grave forma di anoressia verso la fine della serie
Già dopo la pausa del 1988 da ‘Growing Pains’, Tracey guadagnò un po ‘di peso e, di conseguenza, le sceneggiature includevano improvvisamente ‘battute grasse’. È stata sottoposta a una dieta da 500 calorie al giorno e ha iniziato a perdere peso in modo precipitoso. Ma le cose andarono sempre più a peggiorare fino all’ultima stagione in cui il suo personaggio uscì di scena, gli autori si inventarono che Carol era andata a studiare a Londra. Tornò per l’ultima puntata, terminata con una pizzata, alla quale però Carol non partecipò, rifiutandosi di mangiare la pizza che la famiglia Seaver ordinò.
Kirk Cameron pastore evangelico
Durante la pausa fra la quarta e la quinta stagione di Genitori in Blue Jeans, Kirk Cameron ebbe una crisi spirituale e in poco tempo divenne un pastore evangelico, per poi fondare la sua organizzazione religiosa a cui ha dedicato anche uno show televisivo.
Perchè Mike sposa Julie Genitori in Blue Jeans
La proposta di matrimonio fu una delle tante richieste di Kirk Cameron, da molti definito non un pastore evangelico, ma un santone del matrimonio.
Julie McCullogh e il suo licenziamento
A seguito della sue scelte spirituali, infatti, prima dell’inizio della quinta stagione, Cameron pretese il licenziamento di Julie McCullogh perché l’attrice aveva posato per Playboy tre anni prima nel paginone centrale.
Julie McCullogh apprese del licenziamento all’ultimo quando fu richiamata la stagione successiva per girare un unico episodio, nel quale il suo personaggio si lasciava con Mike in modo molto cordiale e in piena sintonia e amicizia, a discapito dei progetti di matrimonio.
Le convinzioni di Cameron causarono una spaccatura tra lui e gli altri membri del cast
Quando la questione del licenziamento della McCullogh divenne di dominio pubblico provocò non pochi problemi alla produzione che passò direttamente a sputare sugli indici d’ascolto che premiavano la McCullogh, sostenendo che l’attrice non era mai stata un membro fisso del cast. Lo stesso Cameron arrivò a dire che il matrimonio era incoerente con il personaggio di Mike e che avrebbe potuto portare alla “morte” della serie. La verità di fondo è che le scelte religioso causarono attriti con gli altri membri del cast. Sono passati dall’essere amici intimi al non invitarsi più a vicenda a eventi personali, come i matrimoni. Cameron in seguito ha spiegato di essersi pentito di non aver comunicato al cast perché voleva solo la sua famiglia al suo matrimonio.
Non contento Cameron chiese alla produzione di richiamare sul set Chelsea Noble
Che in passato aveva interpretato Kate McDonald (o anche McDonnell, c’era sempre un po’ di confusione), una ragazza con cui Mike aveva avuto una relazione. Cameron e la Noble erano fidanzati e di lì a poco si sposarono mentre il personaggio di Kate divenne un personaggio regolare nelle successive stagioni di Genitori in blue jeans. Anche se la cosa non fu vista di buon occhio.
La mania di Cameron per i matrimoni risparmiò Alan Thicke e Joanna Kerns
I due attori erano entrambi divorziati nella vita reale e usarono le loro esperienze negative per costruire una coppia di sposi invidiabile.
Kirk Cameron voleva che la serie trattasse temi più “adulti”
Così chiamò in Abc presentando le sue richieste. Ne scattò prontamente una lite e Cameron accusò i produttori Dan Guntzellman, Steve Marshall e Michael Sullivan di essere dei pornografi. I tre ne ebbero le scatole piene e lasciarono la serie che avevano creato sei anni prima. Fu l’inizio della fine.
Cameron e la sua carriera successiva a Genitori in blue jeans
Cameron non voleva baciare nessun’altra donna che non fosse sua moglie. E ogni volta che c’era da girare una scena di bacio, le varie produzioni erano costrette a chiamare Chelsea Noble sul set per farle fare la scena del bacio con Kirk e poi riprendere a girare con l’attrice partner del marito sul set.
Le dichiarazioni di Cameron Genitori in Blue Jeans
La fama di Cameron risentì delle sue scelte personali e di alcune sue dichiarazioni: «Le mogli devono onorare e rispettare e seguire il proprio marito e non dirgli come dovrebbe essere un marito migliore». Oppure «Ognuno deve fare la propria parte, indipendentemente da come viene trattato dal coniuge». O anche «Il matrimonio risale alla notte dei tempi, ed è stato definito nel giardino dell’Eden da Adamo ed Eva. Un uomo, una donna insieme per la vita finché morte non li separi. Quindi non tenterei mai di ridefinire il matrimonio e penso che nessun altro dovrebbe farlo. Quindi se sono favorevole ai matrimoni gay? Assolutamente no!». O «Penso che l’omosessualità sia innaturale, nociva e distruttiva a molte della fondamenta della civiltà».
Genitori in blue jeans ospitò i primi passi della carriera di Matthew Perry (il Chandler di Friends)
Perry era uno dei fidanzati di Carol, ma dopo pochi episodi il suo personaggio fu ucciso in un incidente stradale mentre era ubriaco al volante. Un’altra attrice, poi diventata famosissima, che passò dalla serie all’inizio della sua carriera fu Heather Graham. Recitò la parte di una ragazza che una sera uscì con Mike e un gruppo di suoi amici. Disse una sola battuta: «Ciao». Nel ruolo di Ben, il fratello piccolo di Mike, ci sarebbe dovuto essere invece River Phoenix e quindi il personaggio avrebbe dovuto avere un’età di molto maggiore.
Leonardo DiCaprio nel cast e tante attori diventati famosi
Il successo della sitcom fu legato indubbiamente alle tematiche trattate, alle battute divertenti, ma anche alla comparsa di tanti attori diventati poi famosi fra cui ricordiamo: Hilary Swank, Jennie Garth, Heather Graham, Brad Pitt e altri. Un giovane Leonardo DiCaprio fu incluso nel cast a causa dell’emorragia degli ascolti. Con il bel giovanotto, la produzione sperava di tornare ad intercettare il pubblico delle teenager che ormai avevano abbandonato Kirk Cameron. Fu l’ultimo estremo tentativo di salvare una serie ormai in agonia. Fallì. Il personaggio di DiCaprio fu accantonato e la serie fu chiusa.
Jeremy Miller non era entusiasta della presenza di Leo
Jeremy Miller ha ammesso a Oprah che l’aggiunta di Leonardo DiCaprio allo show lo irritava. «C’era un po’ di concorrenza lì», ha detto. «Mi ha infastidito il fatto che la rete ritenesse necessario coinvolgerlo piuttosto che concentrarsi sul mio personaggio, che ora era cresciuto e ora poteva prendere il posto di Mike come il rapscalcione. È stato un po’ strano». Nonostante fosse frustrato da bambino, Miller dice che non ha nulla contro Leo.
La fine tragica di Andrew Koenig
Andrew Koenig, l’attore che interpretava Boner, il miglior amico di Mike, fu trovato morto a 41 anni in un parco di Vancouver nel 2010. Da tempo soffriva di depressione. La sua storia fu presa ad esempio per una campagna contro la depressione.
Sigla di successo Genitori in Blue Jeans
Non tutti sanno che uno dei meriti del successo della serie fu anche quello della sigla, As long as we got each other, cantata da B.J. Thomas e Jennifer Warnes.
Due film per la televisione
A Genitori in Blue Jeans sono legati anche due film per la televisione: Genitori in Blue Jeans – Il film del 2000 e Genitori in Blue Jeans – Il ritorno dei Seaver del 2004.
Lo spin-off ‘Dieci sono pochi’
La calorosa accoglienza del pubblico ha portato allo spin-off Dieci sono pochi incentrato sulle vicende del coach Graham T. Lubbock e dei suoi otto figli. Tuttavia ha avuto vita breve (dal 1988 al 1990). Genitori in Blue Jeans