Ricordate il furto delle sei magliette alla Rinascente imputato al vincitore di Amici, Marco Carta?
Sebbene il giovane abbia sempre urlato la propria innocenza, la questione sta procedendo per vie legali. A inchiodare Carta ci sarebbero alcuni video delle telecamere di sorveglianza e anche qualche testimone.
Venerdì 20 settembre è iniziato il processo che lo vede coinvolto, per il quale il cantante ha chiesto il rito abbreviato. Alla prima udienza, però, non si è neanche presentato.
La sentenza è stata rinviata al 31 ottobre, alle ore 8:30.
Nel frattempo il cantante ha scelto il salotto di Live – Non è la d’Urso per raccontare ancora una volta la propria versione dei fatti. Oltre alla conduttrice e al pubblico, in studio ha dovuto affrontare cinque sferati: Vladimir Luxuria, Lele Mora, Viola Valentino, Ivan Cattaneo e Don Sergio Mercanzin. Furto aggravato Carta
Furto aggravato Carta: il cantante si dichiara innocente
Barbara d’Urso ha subito fatto riferimento alla richiesta del rito abbreviato. Di solito, infatti, chi la effettua lo fa per due motivi: o perché è sicuro di essere innocente o, al contrario, perché sa con certezza che sarà condannato. Furto aggravato Carta
“Hai ragione, i motivi sono quei due. Io sono innocente” ha immediatamente ribattuto il cantante sardo.
Il vincitore di Amici 7, dunque, sembrerebbe essere convinto della sua innocenza e del fatto che il materiale ripreso dalle videocamere di sorveglianza lo scagionerà in maniera definitiva.
Gli ha dato credito Lele Mora: “Ragazzo per bene, è troppo buono. Sicuramente non ha rubato quelle magliette” , e alle sue dichiarazioni si sono aggiunte anche quelle della d’Urso: “Io credo fermamente a Marco”.
In molti si sono chiesti però perché il giovane continui a difendere Fabiana, l’infermiera che quel giorno si trovava insieme a lui all’interno della Rinascente di Milano.
“Non amo parlare di persone che non si possono difendere perché non è giusto. Non voglio dire cose negative su di lei. In un’amicizia c’è anche il passato. L’anno scorso sono stato operato. Questa persona mi ha curato. Quattro/cinque anni fa sono stato operato di appendicite, io ero a casa da solo e lei è venuta fino a Roma. Ero in peritonite e ho rischiato davvero la vita. Lei mi ha salvato. Quindi una maglietta, due magliette, un processo che andrà bene perché i filmati proveranno quello proveranno, di fronte alla mia vita che non è andata persa, che cos’è?“
Non resta che attendere l’esito del processo.
E voi, credete alle parole del cantante? Furto aggravato Carta
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