Care amiche e amici di SegretoDonna, Giovanni – Vanni – Frajese, endocrinologo di fama e professore universitario, è stato intervistato da Mario Giordano durante l’ultima puntata di Fuori dal Coro. Frajese è stato recentemente sospeso dall’ordine dei medici perché non si è vaccinato e l’intervista comincia proprio da quì: «Mi dice perché non si è vaccinato?», chiede subito il direttore. «Perché io sono un ricercatore e non sono una cavia, hanno messo l’obbligo vaccinale dopo 60 giorni di sperimentazione, questo non sta ne in cielo ne in terra e mi dispiace che i colleghi non si siano informati. 60 giorni non sono niente, normalmente servono 3 anni. Questa è una sperimentazione in corso». frajese giordano
Non sono una cavia
«Non teme di essere equiparato, parlando così, ad un complottista?», chiede Giordano. «Non si tratta di complotto, c’è una data di inizio e una di chiusura, è tutto pubblico, non c’è niente di nascosto. Il Vaccino è stato approvato in maniera condizionale – spiega Frajese –, si vedrà alla fine se verrà approvato. Guardate che uno può dare il vaccino a miliardi di persone ma non per questo smette di essere sperimentale. C’è bisogno che passi un lasso di tempo per vedere se gli effetti a medio e lungo termine possano manifestarsi. Questa è scienza e la scienza funziona così. Quello che abbiamo visto è qualcos’altro».
Perchè lo dice adesso?
«Ho fatto una scelta, se avessi fatto la scelta di parlare troppo ampiamente all’inizio la gente non mi avrebbe ascoltato perché il messaggio sarebbe stato troppo dirompente. Io ho deciso di parlare per proteggere i bambini. Perchè fare entrare in una sperimentazione i bambini mi sembrava un passo non umano».
«Il Governo ha dato dei dati falsi», chiede Giordano: «Lei stamattina ha fatto un discorso alla Camera dei Deputati. Il governo ha dato dei dati falsi, una affermazione forte». «Guardi non l’ho fatto io ma Bechis, con un articolo sul Tempo dopo che il ministro Speranza aveva dato i dati, è già stato provato».
Alterazione del sistema immunitario?
«Perchè dice che c’è un rischio di alterazione del sistema immunitario?», domanda il direttore di Fuori dal Coro. «Vuol dire che se la protezione offerta dal vaccino nell’arco di 7 mesi diventa nulla e poi diventa negativa il che significa che le persone vaccinate si ammalano più dei non vaccinati, i dati ormai sono presenti a livello mondiali dappertutto».
Giordano: «I vaccinati si infettano di più dei non vaccinati». «Si infettano di Covid perchè è stato fatto lo studio sul covid ma cosa significa quell’infezione in più rispetto a non vaccino? Ci sono studi che attestano che c’è un abbassamento dell’interferone dei linfociti T che sono parte del sistema immunitario e che ci proteggono dalle malattie in generale. Quindi se uno si vaccina ha un abbassamento del sistema immunitario dopo un certo periodo di tempo. Nella prima fase danno una copertura e poi c’è un calo esponendoci alle malattie secondo lei? Questo è un rischio che va seriamente approfondito», spiega il noto endocrinologo.
Effetti sul genoma umano? frajese giordano
«Lei dice anche che sono stati fatti pochi studi sugli effetti sul genoma, è così? Perchè?», chiede Giordano a Frajese che replica: «Perchè non li hanno fatto gli studi non ho idea, in realtà hanno dato l’assunto che un contenitore nano-lipidico non potesse far nulla e neppure l’mRna. Esiste però in natura un enzima che può retrotrascrivere l’Rna sul Dna, potrebbe alterarlo».
«Sono stati fatti studi?», chiede Giordano. «Le case farmaceutiche non li hanno fatti. C’è uno studio svedese che ha dimostrato che sulle linee cellulari del fegato questo accade».
Commissione di inchiesta frajese giordano
«Lei richiede una commissione di inchiesta che dovrebbe scoprire cosa non è stato studiato a fondo fino a adesso: se c’è un effetto genotossico, se può fare venire o peggiorare il cancro, se c’è e in quale maniera la comparsa di patologie autoimmuni e cosa fa esattamente al sistema immunitario».
«Dice che ci hanno raccontato tante storie che non sono esatte». Conclude Frajese: «Hanno raccontato una storia dall’inizio fino ad oggi dicendo sempre la stessa cosa ‘è straordinariamente efficace 95%’ ma in realtà era il 95% di efficacia relativa e non assoluta che è sotto l’1% nel prevenire». frajese giordano