Care amiche e amici di SegretoDonna, Daniele Capezzone su La Verità scrive come il decreto che ha imposto l’obbligo vaccinale per gli over 50: «abbia calpestato le libertà individuali e molto probabilmente anche non pochi principi costituzionali. L’intera offerta mediatica nazionale – scritta e audiovisiva – ha accompagnato con passo militare l’introduzione del nuovo obbligo, trattando i potenziali renitenti come paria, come reietti, come soggetti da mettere ai margini della convivenza civile». flop obbligo vaccinale
I contrari all’inoculazione hanno resistito anche stavolta malgrado «le sanzioni contenute nella norma» (dal 1° febbraio scorso è stata prevista una multa di 100 euro, mentre dalla prossima settimana non sarà nemmeno consentito ai non vaccinati di guadagnarsi il pane lavorando). Nonostante questo, si diceva, il «coraggio civile da parte di molti che non intendono piegarsi a quella che vivono come una prepotenza» ha avuto ancora la meglio.
Le cifre a parlare chiaro: «Dall’8 gennaio a oggi, tra gli over 50, le nuove adesioni alla campagna vaccinale sono state circa 650.000, mentre restano ancora lontani dalla siringa 1,516 milioni di italiani sopra i 50 (circa la metà, e si tratta di 681.000 individui, compresi nella fascia tra i 50 e i 59 anni). E anche all’avvicinarsi della fatidica scadenza del 15, non sembra esserci stata alcuna impennata di inoculazioni: nell’ultima settimana ci sono state solo 167.000 nuove vaccinazioni, appena 5.000 in più della media settimanale riscontrata dall’8 gennaio in poi». flop obbligo vaccinale
In sostanza, «tra i destinatari dell’obbligo, solo uno su tre si è piegato, mentre gli altri due resistono. E allora la domanda sorge spontanea. A cosa è servito avvelenare il clima, calpestare le libertà personali, aggirare in modo discutibile la stessa giurisprudenza costituzionale in materia di vaccinazione, creare un’atmosfera irrespirabile, se poi i numeri – adesso – si incaricano di certificare un mezzo flop? C’è un’Italia che – pur aggredita a reti e testate pressoché unificate – sta facendo valere una sua ribellione dignitosa e silenziosa. E si tratta di un silenzio che fa rumore: di una sorta di ‘voto di sfiducia’ verso il governo e i suoi consulenti, verso i virologi e l’informazione del terrore, verso la pretesa di umiliare ed emarginare i portatori di un dissenso». flop obbligo vaccinale