A guardarla, Federica, mostra tutta la spensieratezza dei suoi 23 anni: capelli lunghi al vento, un sorriso, e tanta voglia di serenità. Federica Maneli scrittrice abusiva
Una ragazza semplice, con poche aspettative se non quella di essere serena. Un grande amore per i viaggi e uno ancora più immenso per la scrittura, una debolezza ma anche una parte inscindibile del suo mondo.
Tanto che, leggendo le sue parole sincere sui fogli, si ha l’impressione che quelle frasi riescano a scavarti dentro, e a tenerti compagnia in quelle sere malinconiche che ogni tanto lasciano spazio ai pensieri. Federica Maneli scrittrice abusiva
Noi di SegretoDonna.com le abbiamo fatto qualche domanda per conoscerla meglio. Federica Maneli scrittrice abusiva
Federica, parlaci un po’ di te. Chi sei e quali sono le tue passioni più grandi?
Chi sono… al momento non saprei dirlo. È una bella domanda… Direi una ragazza come tante, con la fortuna di avere un lavoro decente, una famiglia, degli amici accanto e 23 anni in buona salute. Ho poche aspettative nella vita; l’unica forse è quella di essere serena, che già vuol dire tanto. Amo viaggiare e starmene ad aspettare la primavera che è il periodo dell’anno che più amo. Qui dove abito io, a Crotone, quando viene primavera ci sono delle giornate di sole così belle, che quando esci di casa la mattina ti dici “Oggi devo passare assolutamente dal lungomare” e allora tra una cosa e l’altra riesci a trovare un piccolo spazio di tempo per andare a prendere un caffè con un amico difronte il mare, che ho visto luccicare ovunque, ma come luccica a Crotone in primavera… da nessun’altra parte!
Quando e come nasce il tuo amore per la scrittura?
Più che amore è una debolezza; più precisamente come la definirebbe il dizionario ‘la parte in cui uno è più vulnerabile o in cui pecca più facilmente’. Scrivo da quando ho imparato a farlo. Mi ricordo i miei diari di scuola, dalle elementari alle superiori, su cui scrivevo di tutto, spesse volte anche poesie. Tutt’ora scrivere fa parte di me. È il mio modo.
Sul web ti definisci una “Scrittrice abusiva”. Perché?
La verità è che volevo che la gente sapesse che io non sono una vera e propria Scrittrice. Probabilmente mi piacerebbe esserlo realmente, e forse ce la farei, ma ho scelto di non provarci nemmeno. Io ho semplicemente condiviso con altre persone quello che sentivo e sento, chissà, forse avevo solo voglia di essere ascoltata… E così è successo qualcosa di più grande: sono stata anche capita. Questa è la soddisfazione più grande, perché non è facile essere capiti al giorno d’oggi.
Nel 2014 è uscito il tuo libro, “Pensieri scomposti”. Cosa puoi raccontarci in merito?
Mi dissero “Perché non pubblichi un libro?” Avrei potuto evitare… ma io adoro i libri, la loro forma, le loro pagine, il loro odore… ed averne uno tra le mani con dentro quello che ho pensato e provato proprio io… beh le batte tutte! “Pensieri Scomposti” parla per lo più di sentimenti come amore, amicizia e malessere interiore. Sono frasi e pensieri che ho scritto dai 18 ai 20 anni e che non rinnego. Anche se, alcune, col senno di poi, mi fanno ridere! La vendita di “Pensieri Scomposti” continua ad andare molto bene e nonostante tutto piace. Alcuni dopo averlo letto hanno detto che certe sere ti fa sentire meno solo.
Progetti futuri e sogni nel cassetto?
Mi piacerebbe scrivere un romanzo. Ma probabilmente sono troppo lunatica e incostante per farlo. Ho appena pubblicato un secondo libro, si chiama “Niente Poesia” e anche se non si direbbe dal titolo, è una raccolta di poesie, chiamiamole così. Vorrei ringraziare la gente che lo sta comprando! Io ho un sogno un po’ egoista: avere la persona che amo accanto.
Cosa vuol dire per te essere una Donna Vera?
Mi piacerebbe poter dire che essere Donne voglia dire essere libere; dagli stereotipi, dalla paura di camminare da sole la sera, libere dalla violenza di chi è più forte di noi, libere dal “non posso farlo perché poi chissà che penseranno”, libere dalla religiosa convinzione di essere inferiori agli uomini, trattate come cose di poco valore. Mi piacerebbe poterlo dire. Ma la verità è che, ad oggi, le donne non sono libere. Una vera donna lo sa.
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