Elena, parlaci un po’ di te. Chi sei e quali sono le tue passioni più grandi?
Diciamo che “ Chi sono” come prima domanda dell’intervista è già bella tosta! Mi piacerebbe rispondere con sicurezza ma sinceramente non l’ho ancora capito nemmeno io appieno. Diciamo che sono una quasi trentenne che non ha smesso di sognare e che crede che la fantasia sia, insieme all’amore, la forza primordiale che ci aiuta a non perdere la speranza.
Le mie più grandi passioni sono, con il teatro e la recitazione, il mio cane Zeus che ho ricevuto in regalo per il mio 18esimo compleanno, le patatine (sia in sacchetto che fritte) e viaggiare, non appena ne ho l’occasione. Mi piace cercare di essere “una del posto”, incontrare nuova gente e studiarne i dettagli, dalla camminata alla gestualità per immaginarne la storia. Tutto poi può essere materiale scenico!
Come nasce la tua passione per la recitazione?
Come spiegare la mia passione? Hm… diciamo che da piccola alle feste di compleanno ero la bambina che amava giocare a “indovina cosa sono, cosa faccio?” trasformando un mestolo in un violino o la cravatta del papà nelle briglie di un gigantesco cavallo.
Adoro far vivere personaggi e storie e, crescendo, ho sentito la necessità di coltivare questa mia passione, iscrivendomi alla Scuola per Attore della mia città, in concomitanza con gli studi universitari.
Quando e perché hai deciso di portare il tuo talento sul web?
Verso la fine del 2016 ho avuto il coraggio di pubblicare i primi video su YouTube e, grazie al sostegno e aiuto del mio fidato consigliere (il mio fidanzato, santo uomo!) abbiamo creato il sito de
ildivanodellefavole.it e
elenabonetti.com.
Il motivo? Penso che, in fondo in fondo, volessi provare un nuovo tipo di palcoscenico. La curiosità e la voglia di mettermi in gioco mi hanno spinta.
Come nasce, invece, l’idea di creare dei video in cui racconti le fiabe ai bambini?
Un’illuminazione, un’idea, sai quando nei cartoni animati si vede la lampadina che si accende, ecco! Quella.
Credo che la scossa alla mia lampadina l’abbia causata il fatto che vivo da qualche anno in Germania e che le mie amiche e cugine lontane, aspettano un bambino o ne hanno appena avuto uno! Pensando di stare più vicina ai miei “nipotini” raccontando loro una storia, è nato il Divano delle Favole.
Credo inoltre che il Divano delle Favole abbia del potenziale per essere il ponte tra il testo scritto e la fantasia dei bambini attraverso però la modernità del web. Non sempre i tablet sono nocivi!
Qual è l’aspetto più bello del tuo lavoro?
Interagire con le persone e specialmente con i bambini per quanto riguarda il Divano delle Favole. Quando vengo invitata per un evento di lettura espressiva per esempio, è bello e gratificante vederli attenti durante il racconto delle storie, vedere i loro occhioni curiosi.
Adoro inoltre poter essere qualsiasi cosa io voglia, e cercare, grazie all’immedesimazione, di sentire davvero cosa prova il personaggio che metto in scena.
Progetti futuri e sogni nel cassetto?
Mi piacerebbe gestire un teatro tutto mio, dove possa organizzare corsi teatrali per adulti e bambini, letture espressive e spettacoli. Vorrei cercare di contribuire, nel mio piccolo, nell’aiutare anche le persone più timide a esprimere loro stesse.
Mi frullano tantissimi progetti per la testa e sto cercando di incanalarne qualcuno per le vie giuste, ma sono scaramantica e quindi non dirò nulla, non ancora per il momento!
Cosa vuol dire per te essere una Donna Vera?
Una donna vera secondo me è una donna che non si arrende o meglio, che cerca di non arrendersi nel perseguire ciò che vuole veramente, nonostante gli innumerevoli ed evidenti ostacoli che ci troviamo ad affrontare ogni giorno sul posto di lavoro, in famiglia, per strada tornando a casa la sera al buio.
Nel mondo che vorrei una donna vera sarebbe libera di esprimersi senza reprimersi.