I dati Istat sulle condizioni di vita e il reddito delle famiglie certificano in modo inequivocabile lo tsunami provocato negli ultimi anni dal caro-prezzi sulle tasche degli italiani. Lo afferma il Codacons, che evidenzia inoltre come in termini reali il reddito medio sia crollato rispetto al 2007.
In termini reali redditi diminuiscono del -2,1% e crollano del -7,2% rispetto al 2007 Dati Istat
Il prof. Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons spiega che “Nel 2022 il reddito medio delle famiglie è salito del 6,5% ma, per effetto del fortissimo aumento dei prezzi al dettaglio, ha registrato un calo in termini reali del -2,1%. Questo significa che i cittadini hanno subito un progressivo impoverimento che è ancor più evidente se si confrontano i dati con quelli del 2007: in 15 anni in termini reali la contrazione complessiva dei redditi familiari è stata pari in media al -7,2% con punte del -10,8% nel Centro e del -10,2% nel Mezzogiorno.
Numeri – continua Tanasi – che, purtroppo, ancora una volta confermano gli allarmi lanciati a più riprese dal Codacons circa gli effetti del caro-prezzi sulle tasche degli italiani e sull’economia nazionale, allarmi rimasti purtroppo inascoltati e che non hanno portato a misure concrete da parte del governo per contenere i listini, con effetti negativi diretti sui redditi delle famiglie”.