Nuovi oggetti spaziali? Corpi galattici scoperti
Un nuovo tipo di oggetti celesti? Forse. Occorre andarci. coi piedi di piombo. Però la tesi è affascinante: un team internazionale. di astronomi sostiene infatti di aver scoperto dei nuovi oggetti, delle formazioni che hanno battezzato Orc, “Odd Radio Circles” nella montagna di dati raccolti durante un’indagine preliminare del progetto Evolutionary Map of the Universe legato all’Australian Square Kilometer Array Pathfinder, un radiotelescopio collocato nel Midwest australiano.Corpi galattici scoperti
Ma cosa diavolo sarebbero questi “orc”? Secondo gli scienziati si tratterebbe di oggetti circolari, anche se uno ha la forma di un disco, e tre sono più luminosi degli altri sui bordi. Il punto è che non si vedono. O meglio, è appunto in grado di individuarli sono un radiotelescopio: sono invisibili ai raggi X e ai tradizionali telescopi ottici e a infrarossi. Per cui si individuano solo attraverso i segnali radio.C’è di più, che è poi la questione essenziale:
“Non sembrano corrispondere a nessun genere di oggetto conosciuto” hanno scritto i ricercatori nel loro paper, disponibile su arXiv in attesa di una verifica incrociata che non potrà che essere estremamente severa, vista la portata. della teoria. “Formazioni circolari sono ben note nelle immagini radioastronomiche e di solito rappresentano oggetti sferici come un residuo di supernova, una nebulosa planetaria, un guscio. circumstellare o ancora una galassia in via di formazione o un disco protoplanetario”, cioè una struttura. di gas e polveri in orbita attorno a una stella o, più spesso, a una protostella, scrivono gli esperti. Il punto è che a quei segnali non hanno trovato riscontro per così dire visibile e già noto.
Fra l’altro, il gruppo ha anche consultato altre risorse per capire se fosse in grado di individuare qualcosa di simile, magari già. notato in passato. Così, gli astronomi hanno scoperto un quarto cerchio di questo tipo, fra i dati risalenti al 2013 raccolti dal Giant Metrewave Radio Telescope di Pune, in India, una rete di radiotelescopi operanti nella di lunghezza d’onda dell’ordine di grandezza del metro. E anche fra i dati di altri simili strumenti in giro per il mondo, eliminando dunque dal tavolo l’ipotesi che potesse trattarsi di un problema agli apparati coinvolti. Troppi errori, impossibile una costanza del genere in tutte le apparecchiature.
“Fusioni extra-galattiche”
Il team propone una serie di risposte sui misteriosi “orc”. Escludendo i resti di supernove o di nebulose galattiche per la loro rarità, se non ammettendo al contrario che questo tipo di fenomeni dovrebbero essere cinquanta volte. più frequenti di quanto sia ritenuto oggi oppure costituire una differente classe di. residui di supernove, pure quella a oggi sconosciuta. Al contrario, secondo la ricerca gli “orc” potrebbero essere un tipo di onda sferica prodotta nelle fasi immediatamente successive a un evento transitorio extra-galattico, come una potente fusione di stelle di neutroni. Potrebbero anche essere una combinazione di diversi fenomeni. La verità è che non sanno cosa pensare.
Di nuovo, gli “orc” potrebbero invece essere qualcosa che già conosciamo ma inquadrato da una diversa prospettiva, come l’energia prodotta da un blazar, cioè un nucleo galattico attivo che spesso si associa a un buco nero. Chissà, c’è davvero molto da approfondire. Abbiamo bisogno di più osservazioni per definire il più possibile nel dettaglio la natura di questi cerchi radio.
Corpi galattici scoperti
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