Controlli di massa, quarantene, pazienti in isolamento e luoghi chiusi al pubblico. È questa l’Italia del Coronavirus.
Da quando l’epidemia scoppiata lo scorso gennaio nella provincia di Hubei, in Cina, è approdata nel Bel Paese la situazione sembra essere fuori controllo.
Ospedali colmi di pazienti infetti – o presunti tali – scuole chiuse, intere città blindate con il totale divieto di abbandono da parte dei residenti… il nostro Stivale è ormai organizzato secondo regole severe finalizzate a limitare il più possibile il contagio.
Perché a poco serve lasciarsi dominare dalla paura e cedere alla psicosi. Bisogna reagire, tempestivamente e senza esclusione di colpi.
L’Italia ci sta provando. Soprattutto perché di persone contagiate se ne contano parecchie, oltre 2000, con un centinaio di morti ma anche moltissimi guariti.
Le istituzioni stanno lottando con tutte le forze per tenere sotto controllo una situazione fragile. Eppure per gli altri Paesi europei questo non conta. Per gli altri l’Italia è la patria del Coronavirus e gli italiani sono da evitare. Non è consentito loro raggiungere moltissime destinazioni; e, se fino a non molto tempo fa Italia era “pizza, Colosseo e mandolino”, adesso tutta la nostra cultura e le nostre tradizioni sono state soppiantate dal Coronavirus.
Tanto da essere divenuta oggetto di scherno.
Noi di SegretoDonna non potevamo rimanere indifferenti a tante mosse offensive nei confronti del nostro Paese. Così abbiamo deciso di dire la nostra. Coronavirus Italia schernita
Coronavirus Italia schernita dall’Europa. Ma i controlli…
Avete presente i saputelli insopportabili che occupavano i primi banchi a scuola? Quelli che volevano dare l’impressione di essere preparati su qualsiasi argomento, che imparavano le lezioni a memoria e prendevano sempre 10 nei compiti in classe.
Poi, però, se a quei finti cervelloni veniva chiesto di fare qualcosa che richiedeva un certo sforzo logico e magari anche capacità critiche, in classe dominava il silenzio.
Tutti abbiamo avuto a che fare con compagni di classe del genere.
Ebbene, quei saccenti tutta millanteria e pochi fatti somigliano tanto all’Europa.
Tra i Paesi del nostro continente l’Italia è sicuramente quello che conta il maggior numero di contagi. Ma sarà un dato dovuto a disattenzione e disinteresse da parte delle istituzioni competenti o, al contrario, frutto dei controlli a tappeto che vengono effettuati?
Facile dire che non ci sono persone contagiate se la situazione non viene accuratamente indagata. Deridere un Paese piegato da qualcosa che non può pienamente controllare, anziché dargli una spalla su cui piangere.
Come l’Italia ha fatto, per esempio, quando a Parigi ha preso fuoco la Cattedrale di Notre-Dame. O quando è stata presa di mira dalla follia dell’Isis. Gli italiani hanno mostrato solidarietà a fatti e a parole, si sono inginocchiati insieme ai francesi e hanno pianto con loro.
Cosa hanno fatto alcuni francesi per ringraziarci? Uno spot di dubbio gusto con un pizzaiolo che tossisce e sforna una bruttissima Pizza Corona. Coronavirus Italia schernita
E a che serve poi, se le tragedie dell’umanità ci toccano tutti in qualche modo?
L’epidemia da virus è un fatto, e anche piuttosto grave. Fa parte delle “cose della vita”, che non è fatta solo di gossip, trasmissioni demenziali e diffusione di fake news sui social.
La vita non è ne facile, né lo è mai stata. Basta studiare un po’ di storia: la vita è una lotta continua di sopraffazione, di sopravvivenza e di violenza, e noi specie umana facciamo parte del gioco con la presunzione di essere i primi attori.
Stressiamo la natura in tutti i modi possibili, ma la natura ha i propri meccanismi che non possiamo controllare.
Dopo due settimane dallo scoppio della psicosi da Coronavirus ne stiamo vivendo i primi effetti collaterali.
Ci limita nella nostra vita quotidiana, blocca l’economia con danni imprevedibili in dipendenza dalla durata dell epidemia, siamo alla caccia all’untore, cercando un responsabile nell’avversario politico, nell’Europa, nella Cina, nei poteri forti delle multinazionali del farmaco, nei laboratori segreti della Spectra…
Un’epidemia – virale in questo caso – è un fatto naturale che come è iniziato finirà, come la storia insegna.
Per limitare i rischi e i danni dobbiamo tutti mantenere la freddezza e mettere in atto tutti quei comportamenti che servono a limitare la diffusione del virus.
Il virus viene distrutto dalla temperatura, dai saponi, dai disinfettanti, e, quando penetra in un organismo, dal sistema immunitario di ciascuno di noi. Coronavirus Italia schernita
Fare allarmismo o tragedie, piangersi addosso, trovare un colpevole a ogni costo non serve
La realtà va affrontata al meglio per limitare i danni, che saranno in ogni caso gravi e inevitabili. Ma mentre noi ci stracciamo le vesti per qualche settimana di limitata libertà e di danno economico, milioni di persone – uomini, donne, bambini – vivono da otto anni sotto le bombe, in Siria, senza casa, senza cibo, senza cure, senza speranza.
Mentre altri milioni, ammassati da anni in campi profughi al confine con la Grecia, vengono cacciati a colpi di bastone e lacrimogeni.
Anche questa tragedie fanno parte del crudele gioco della vita, ma le trasmissioni non ne parlano ogni giorno con insistenza. A loro è rivolto solo il balbettio di qualche politicante da strapazzo che, vivendo della propria miseria intellettuale, cerca di lucrare qualche voto da queste tragedie. Come dall’epidemia da Coronavirus, sfruttando la paura e l’ignoranza.
Un proverbio siciliano dice “calati juncu ca passa la china”. Dobbiamo aspettare che passi la piena, non lasciandoci sopraffare. Nel frattempo ciascuno di noi può contribuire a limitare il contagio e i danni all’economia, acquistando cibi e prodotti italiani, limitando la dipendenza patologica dalla Cina, rilanciando l’artigianato e le piccole produzioni nazionali. L’industria italiana, la Qualità Italiana!
Tante formichine, se lavorano insieme perseguendo un unico obiettivo, possono fare grandi cose. FORZA!
Anziché evidenziare gli aspetti negativi, quindi, cerchiamo di vedere il buono.
Un ringraziamento ai nostri medici, infermieri e a tutto il sistema sanitario nazionale che senza risparmiarsi agisce in prima linea per noi. Coronavirus Italia schernita
E ricordiamo che l’epidemia da Coronavirus non è un’occasione da sfruttare
Sembra quasi che questo momento venga considerato come una ghiotta occasione da sfruttare, soprattutto, ma non solo, in chiave politica ed economica. Così, quando tutto – speriamo presto – sarà passato, si potranno passare in rassegna meriti e vantaggi vari.
Così, se c’è il politico che vuole fare vedere che è molto bravo se consiglia di lavarsi le mani con l’acqua calda piuttosto che strofinarsele con l’aglio, c’è anche il politico che lo attacca con affermazioni altrettanto ovvie.
E quando tutto sarà finito entrambi pretenderanno di vestire i panni di eroi, di coloro che hanno salvato gli italiani.
Anche i media imperversano senza sosta. Tutto si è trasformato in un’orgia di informazione, di gossip, di consigli più o meno validi, molti dei quali scontati. Tutti sono esperti, tutti hanno il rimedio, tutti sono presi dal sacro furore di sentirsi i salvatori della patria.
Che dire, non resta che sperare per il meglio.
E voi, cari lettori, cosa pensate di quanto sta accadendo?Coronavirus Italia schernita
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