Bolognese di nascita, lo scienziato Stefano Montanari è modenese di adozione. Classe 1949, presenta un curriculum di tutto rispetto. Ha conseguito la laurea in Farmacia nel 1972, presentando una tesi di Microchimica, e da allora si occupa di ricerca applicata al campo della medicina.
È autore di diversi brevetti nel campo della cardiochirurgia, della chirurgia vascolare, della pneumologia e progettista di sistemi e apparecchiature per l’elettrofisiologia. Ha scritto numerose opere a carattere scientifico e insieme alla moglie Antonietta Gatti – tra i 50 scienziati migliori al mondo – da anni esegue ricerche relative alle nanopatologie.
Nonostante tutto, però, oggi quello di Montanari è uno dei nomi più chiacchierati e snobbati dal mondo della medicina e della scienza.
Perché? Ve lo spieghiamo noi di SegretoDonna. Coronavirus dichiarazioni Montanari
Coronavirus dichiarazioni Montanari: “Estremamente infettivo ma innocuo”
“Si tratta di un virus influenzale nato dove e come non è chiaro” ha spiegato Stefano Montanari nel corso di un’intervista, cercando di fare chiarezza sul nemico che ha sconvolto il mondo intero.
“Ciò che certo è che è nato questo virus sicuramente nuovo che appartiene ai corona virus, che sono tantissimi. Il comune raffreddore è dovuto a un corona virus. Di solito sono del tutto innocui e non causano la morte. È estremamente infettivo, ossia capace di entrare nell’organismo di altre persone con enorme facilità ma rimane innocuo, privo di qualunque segno clinico, di sintomatologia nella stragrande maggioranza delle persone.
Dove invece colpisce in maniera patologica è nei vecchi, soprattutto quelli che prendono certi farmaci, vecchi che hanno malattie polmonari o vecchi che comunque hanno altre patologie” continua.
“Le persone sane non subiscono assolutamente nessun danno da questo virus che probabilmente è ubiquo: lo troviamo dappertutto, come miliardi di altri virus. Sono convinto che se andassimo a cercare il virus nei 60 milioni di italiani almeno in 30 milioni, probabilmente di più, lo troveremmo e questo virus se ne sta lì senza fare alcun male come un numero enorme di altri virus.
La mortalità è bassissima da virus, probabilmente addirittura inesistente. La malattia con virus è diversa“.
Nell’esprimere meglio tale concetto, Montanari ha puntato il dito contro alcuni colleghi:
“Ho sentito un primario ospedaliero dire che la malattia è uguale con virus o di virus, ma credo che questa persona dovrebbe ritornare un pochino a scuola elementare, perché questo manca totalmente di logica. Morire di una malattia significa che quella malattia è la causa della morte. Per esempio un infarto cardiaco è causa di morte. Se lei va sotto il treno quel trauma è causa di morte. Se lei va sotto il treno e aveva il raffreddore, il raffreddore non è la causa di morte. Lei aveva causalmente il raffreddore. Io sono convinto che se noi andassimo a controllare tutti i morti su 650 mila persone che tutti gli anni fisiologicamente muoiono in Italia, troveremmo che più della metà anzi forse di più perché si tratta di vecchi, hanno il corona virus nel loro organismo. Quindi siamo di fronte a qualcosa di enormemente pompato“.
In definitiva, per Stefano Montanari non si tratterebbe di una comune influenza ma “di un’influenza particolare che colpisce i polmoni. […] Questo colpire i polmoni significa che certi casi, soprattutto nei vecchi – se vediamo i morti sono ultraottantenni e in Italia mediamente la morte colpisce proprio queste persone, quindi nulla è cambiato rispetto alla normalità delle statistiche – queste persone hanno bisogno di un’assistenza respiratoria, ossia di respiratori”. Coronavirus dichiarazioni Montanari
E, a proposito di respiratori…
“Il respiratore è un’apparecchiatura comune in ospedale. Il fatto che noi non li abbiamo o ne abbiamo troppo pochi per contrastare quella che si vuole chiamare emergenza, è il fatto che da 10 anni noi abbiamo distrutto il nostro sistema sanitario.
Abbiamo chiuso reparti ospedalieri, addirittura chiuso i piccoli ospedali, l’attrezzatura viene comperata poco e male. I prezzi in Italia sono molto più alti per le apparecchiature come per quasi tutto o tutto ciò che occorre in un ospedale. Perché? Perché in Italia vige un sistema di corruzione capillare, quindi se una cosa costa 10 in un Paese pulito, costa 20 in Italia; ciò significa che il poco denaro che abbiamo viene utilizzato male.
Ci troviamo di fronte ad un’emergenza a cui non siamo preparati perché i nostri governanti da almeno 10 anni sono loro stessi impreparati e hanno distrutto un sistema sanitario. Quando io sento dire che quello italiano è uno dei sistemi sanitari migliori al mondo mi cadono le braccia e non solo”. Coronavirus dichiarazioni Montanari
L’alleato per contrastare Covid-19? Il nostro sistema immunitario
Prosegue ancora il Professor Montanari: “Noi, contrariamente a quello che si cerca di far credere, abbiamo delle difese immunitarie, nostre personali, che sono fortissime, molto più forti di quanto non siano la stragrande maggioranza dei farmaci. Soltanto quello che abbiamo sulla pelle (batteri, virus, funghi) serve per contrastare batteri, virus e funghi patogeni, cioè portatori di malattia.
Quando ci mettiamo i guanti per contrastare questo coronavirus facciamo un disastro dal punto di vista della nostra salute perché impediamo ai nostri funghi, batteri e virus che stanno sulla pelle di interagire con quelli patogeni. Poi con le mani coperte di guanti tocchiamo i nostri vestiti, i cassieri dei pochi negozi aperti toccano il denaro o il bancone, su cui si sono depositati i virus, ma il guanto impedisce alle nostre difese immunitarie che stanno sulla pelle di agire.
Quindi quei guanti fanno infinitamente peggio dei non guanti. Siamo di fronte a delle reazioni di perfetti imbecilli, che non conoscono i principi della biologia.
Noi abbiamo già delle difese immunitarie come tutti gli esseri viventi. Dal trifoglio, al rinoceronte, agli elefanti, abbiamo la capacità di guarire da soli”.
Cosa pensate delle sue dichiarazioni?
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