Si stringe ancora la morsa sull’Italia. Con una curva epidemiologica sempre più in ascesa – stando ai dati ufficiali – il Presidente Giuseppe Conte, nella giornata di domenica 25 ottobre 2020, ha emanato un nuovo decreto.
Le norme, in vigore fino al 24 novembre, riguardano principalmente le attività di ristorazione e i bar, i cui orari di lavoro sono stati ulteriormente ridotti, e le strutture adibite allo svolgimento di attività sportiva.
Vi diciamo di più noi di SegretoDonna. Conte anticipa chiusura bar
Conte anticipa chiusura bar e ristoranti: alle 18:00, giù le saracinesche
Qualsiasi attività riguardante la produzione e il consumo di cibo e bevande dovrà abbassare le saracinesche alle 18:00. Nuovo taglio sull’orario di lavoro di bar, ristoranti, pub, trattorie e pizzerie quindi che, tuttavia, dopo l’orario di chiusura al pubblico potranno continuare a lavorare per vendere cibo da asporto fino alle ore 24:00.
È consentito un numero massimo di quattro commensali per tavolo, fatta eccezione per i nuclei familiari – di persone conviventi – composte da più individui.
Consentita invece, e senza vincoli di orario, l’attività di ristorazione all’interno di alberghi e strutture ricettive.
Le nuove misure hanno creato forte agitazione tra i ristoratori di tutta Italia, già penalizzati dalle precedenti norme restrittive che prevedevano l’accoglienza di un numero limitato di clienti, al fine di garantire il rispetto della distanza di sicurezza e scongiurare la formazione di assembramenti.
Per questo, sono sorte proteste in ogni parte di Italia. Conte anticipa chiusura bar
Chiuse anche palestre e piscine
“Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per quelli con presidio sanitario obbligatorio o che effettuino l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza” ha dichiarato inoltre Giuseppe Conte.
L’attività sportiva e motoria potrà essere svolta però “all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati”. Con l’immancabile rispetto del distanziamento e l’uso della mascherina.
La chiusura rigaurda anche gli impianti sciistici, all’interno dei quali potranno però allenarsi atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal Coni, dal Cip o dalle rispettive federazioni.
“Gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida Regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio”, continua la dicitura del DPCM. Conte anticipa chiusura bar
Le attività consentite
Al momento, non è prevista invece alcuna restrizione per musei e attività commerciali, a patto che vengano rispettate le norme di igiene e sicurezza ormai in vigore da qualche mese.
Care lettrici, cosa pensate di quanto sta accadendo in Italia?
Scrivete i vostri commenti e continuate a seguirci su SegretoDonna. Conte anticipa chiusura bar