La donna, l’essere più amato e odiato nella storia del mondo. Generatore di vita o catalizzatore di sventure. Sono diverse le chiavi di lettura che l’uomo ha trovato per classificare quell’essere tanto indispensabile quanto difficile da gestire. Charles Bukowski donne
Un autore che la donna l’ha analizzata e studiata per tutta la vita è Henry Charles Bukowski.
“Quando una donna ti si rivolta contro, è finita. Prima ti amano, poi qualcosa comincia a girare storto. Potrebbe vederti morente in una cunetta, investito da una macchina, e ti sputerebbe addosso”.
Chi è Charles Bukowski? Charles Bukowski donne
Nato ad Andermach in Germania, il 16 agosto del 1920, è uno dei più famosi scrittori underground. Egli vive un’esistenza fuori dagli schemi, negli ambienti più sordidi e malfamati degli Stati Uniti, dove la sua famiglia proveniente dalla Germania, si trasferisce quando lo scrittore è ancora un infante. Conduce una vita vagabonda, tra alcolici e baruffe, di carattere timido vive la sua vita guidato dal caso. Fa molti lavori, sempre per brevi periodi, l’unica cosa che non smetterà mai di fare è scrivere. Charles Bukowski donne
Uno degli autori, tra prosa e poesia, più prolifici del XX secolo. E’ palese come Bukowski cerchi di isolarsi dalla società , ma allo stesso tempo abbia bisogno di condividere il proprio malessere interiore. Racconta la propria vita, il proprio mondo, lo descrive con una durezza e semplicità struggente. Un osservatore lucido, per quanto non sempre sobrio, del mondo in cui vive.
Donne (1978) Charles Bukowski donne
Un motivo ricorrente nella sua esistenza e di conseguenza anche nelle sue opere è il genere femminile. E’ una passione smodata e allo stesso tempo una fame e un bisogno quasi odiato quello che prova Bukowski nei confronti della donna. A proposito di questo, egli pubblica nel 1978 il suo romanzo più esplicitamente erotico, Donne, in cui racconta con immediatezza le sue – vere o immaginarie – avventure d’amore.
“Che sei pazza. So che sei pazza, e che hai così tanta dolcezza negli occhi che mi uccidi. E quando chiudi gli occhi sembri una bambina innocente. L’ultima volta che ti ho baciata mi sono ammalato di te, dicono io non voglia guarire. Ma perché dovrei? Io voglio andare all’inferno con te”
Egli è un sapiente osservatore della realtà e per questo ne percepisce la diversità, le ipocrisie. Le sue donne, quelle di cui scrive, sono prostitute, mantenute, donne in carriera, streghe mangiatrici di uomini, donne squilibrate e non, amanti per una notte o compagne per un pezzo di viaggio. Charles Bukowski donne
Un arcobaleno infinito di universi femminili tutti raccontati dallo stesso inguaribile ubriacone che non si limita a trovare una sola chiave del mondo, racconta tutto, non facendo mistero di nulla. L’amore e l’odio si combinano in un dipinto bellissimo e disgustoso insieme, solo come Bukowski è in grado di fare.
“Il mondo sarebbe un posto di merda senza donne. La donna è poesia. La donna è amore. Ringraziale, coglione.”
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