Utenti social organizzano giornata di blackout contro Facebook: vogliamo garanzie!
L’iniziativa di boicottare Facebook,dopo il caso Cambridge Analitica, nasce da un gruppo di attivisti dell’Inghilterra i quali chiedono uno stop all’uso di Facebook e di tutti i servizi connessi.
Pertanto, è previsto per l’11 Aprile di non usare per 24 ore Whatsapp, Instagram e Messenger per ottenere miglioramenti alla privacy su Fb.
La data non è casuale, infatti proprio per l’11 Aprile Mark Zuckerberg si recherà al Congresso Usa per testimoniare e dire la sua sul caso Cambridge Analitica.
Le dichiarazioni di Mark Zuckerberg saranno trasmesse in diretta in due canali: sul sito Commissione Giustizia del Senato e sul canale Youtube della Commissione Energia e Commercio della Camera.
Oggetto dell’audizione le regole della compagnia sulla gestione delle informazioni dei dati dei suoi utenti.
Il motivo scatenante lo scandalo Cambridge Analitica società che ha preso informazioni da Facebook per influenzare gli elettori alle elezioni presidenziali 2016.
Dunque, il proprietario del colosso social Facebook dopo le sue scuse tenterà di ripulire la sua immagine e salvare l’ azienda.
Infatti, dopo l’hashtag #Deletefacebook, che invitava gli utenti a cancellare il profilo face a cui hanno aderito nomi importanti fra cui il co-fondatore di Whatsapp Brian Acton, adesso parte il #faceblock.
Adesso si parla di #faceblock
Laura Ullman, portavoce della campagna Faceblock, afferma :
“ Volevamo organizzare un’azione diretta per dare la possibilità agli utenti di dire che vogliono vedere miglioramenti in Facebook (…) Abbiamo scelto il giorno in cui Zuckerberg testimonierà al Congresso Usa perché vogliamo non solo richiamare le responsabilità di Facebook nel gestire la piattaforma ma anche quelle del governo di regolare i monopoli e assicurarsi che le società proteggano i dati“.
Ancora al giornale The Guardian ha spiegato che gli utenti che vogliono partecipare alla protesta possono usare #faceblock e collegarsi alla pagina dell’evento.
Pertanto, non usare per un giorno la piattaforma Facebook e tutti gli altri social citati è una dimostrazione forte che necessitano migliorie urgenti.
Conclusioni (amare)
Rispetto alla richiesta di cancellazione di massa dei profili, sicuramente questa iniziativa non solo è più fattibile ma anche ugualmente vantaggiosa.
Oggi è impensabile che imprese, aziende e liberi professionisti elimino i profili perché gli che ne fanno e gli utili che ricavano sono enormi.
Invece, una protesta con stop di 24 ore potrebbe essere la soluzione per far giungere ai vertici Facebook la richiesta di rivedere termini e servizi.
Infine, l’obbiettivo è quindi di farci sentire sicuri rendendo noto a Zuckerberg che Facebook ha bisogno di rivedere il proprio algoritmo.
In Italia lo scandalo Cambridge Analitica e tutto ciò a cui si è venuti a conoscenza non ha destato particolare scandalo come in America.
Sarà forse perché gli Americani si sono sentiti particolarmente manipolati e raggirati, ma ritengo invece ci sia certamente da riflettere per tutti….
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