Queste maschere, nere appunto come il carbone, sono a base di colorante e per conferirle la consistenza e l’effetto appiccicoso sono paragonabili alla colla vera.

La black mask poiché non è a base naturale, come abbiamo visto, non elimina dunque i punti neri e quelli dilatati: non è curativa, può togliere solo alcuni punti in superficie e ossidati.
Vi starete chiedendo allora? Di cosa è fatta questa maschera “miracolosa”? La possiamo semplicemente paragonare a un tubetto di colla vilinica con colorante nero. Stop.
Ecco spiegato perché on line possiamo trovare black mask che hanno un costo variabile ma difficilmente superiore ai 10 euro.

Come è nata la moda della falsa maschera al carbone

Se ci facciamo caso infatti, il prezzo di queste maschere è addirittura inferiore ai cerottini che vendono in farmacia contro i punti neri.
La moda è stata diffusa fashion blogger e influencer del settore che hanno sponsorizzato queste maschere su Instagram con foto e stories con la black mask sul viso.
Non solo, il trend si è diffuso poiché appunto il costo della maschera non è elevato e quindi provare anche per chi non è un influencer non è un problema.
Pertanto, si può ritenere che i miracoli della black mask sono sicuramente dei falsi miti, e non solo… posso dire che è pure dannosa!
Spiego il perché: nel momento in cui avete steso la maschera e aspettato il tempo di posa per farla asciugare, dovrete a questo punto eliminarla: di fatto il toglierla dal viso è paragonabile a uno strappo di ceretta.
Infatti, dato che è fatta sostanzialmente di colla elimina il vello e le impurità si, ma scorticando però la superficie della pelle.

Occhio a seguire mode e trend proposti dai vostri influencer preferiti, non è tutto carbone quello che luccica ( su Instagram)!

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