Un caro saluto a tutti da SegretoDonna! Oggi parliamo di un po’ di gossip del passato. In particolare di quello dell’attrice Benedetta Porcaroli…
L’accaduto
Facciamo un salto nel 2015 quando una Benedetta 17enne è già contesa al liceo. Purtroppo in quell’anno l’attrice è protagonista di un brutto episodio tra compagni di classe durante una gita scolastica. benedetta porcaroli
Tutto inizia quando il liceo paritario Visconti di Prati organizza la gita scolastica annuale per le varie classi. L’attrice e i compagni del IV e V anno partono per visitare Praga. Secondo quanto riportato dal Il Messaggero, qui sarebbe avvenuta una grave aggressione causata da un singolo bacio.
In particolare la sera del 29 novembre la classe ha la possibilità di uscire e così decidono di andare a ballare. Scelta normale dato che sono tutti ragazzini quasi maggiorenni. Lì in quella discoteca a Praga, Benedetta bacia un ragazzo.
Uno dei compagni di scuola presente alla gita, li vede e si ingelosisce, decidendo così di vendicarsi. Ma come? A fine serata, quando i ragazzi tornano in albergo, lui preso dalla rabbia e dalla gelosia si fa aprire la porta della stanza dove il ragazzo che aveva baciato Benedetta stava dormendo. A quel punto inizia a prenderlo violentemente a pugni e a testate.
Il ragazzo ferito rientra subito in Italia, e viene portato immediatamente in ospedale per curare i vari traumi e per sottoporsi ad un intervento al setto nasale. La prognosi fu di 42 giorni.
Il processo benedetta porcaroli
A distanza di anni, è terminato il processo con sentenza di colpevolezza per l’aggressore Andrea V. che ormai ha 24 anni, ed è stato condannato a 9 mesi di reclusione per lesioni personali gravi, come richiesto dalla pm.
Il giudice però ha deciso di sospendere la pena per 5 anni e di far sì che la condanna non venga menzionata nel casellario giudiziario del ragazzo, assecondando di fatto la richiesta fatta dai difensori.
Inoltre un’altra persona è stata accusata per l’aggressione, ovvero l’ex preside della scuola. Pare, infatti, che all’epoca, ovvero quasi otto anni fa, non si sia minimamente interessato per fare giustizia. L’ex dirigente scolastico che tra l’altro è coautore di un manuale contro il bullismo, ha affermato di non essersi accorto di nulla a quel tempo, perché, come dice lui, la vittima dell’aggressione era solita portare quasi sempre un cappellino a scuola, cosa che impediva di vedere chiaramente il suo viso. Eppure studenti e professori, che oggi sono considerati testimoni, hanno rivelato una visione diversa della storia, ovvero che ciò che l’ex preside ha detto è completamente falso, questa confessione chiaramente lo rende passibile di denuncia e processo per falsa testimonianza.
Il preside del liceo è stato sentito come testimone e il giudice ha disposto l’invio degli atti in Procura per verificare se ci sia stata una falsa testimonianza da parte sua.