Care amiche e amici di SegretoDonna, la puntata di giovedì 24 marzo di Dritto e rovescio, in onda su Rete 4, la dice lunga sul clima che si respira attorno allo scenario ucraino. Lo scontro tra il direttore de La Verità Maurizio Belpietro e il giornalista Antonio Caprarica. «Siamo su un crinale pericoloso. Il conflitto tra Russia e Ucraina può davvero trasformarsi nella terza guerra mondiale? La Nato – spiega Belpietro – sostiene Kiev con armi che vengono definite difensive, ma siamo sul crinale di una sottile linea rossa». Ed, infatti, è questo che in molti sembrano non capire o peggio su cui sembrano marciare dimenticando, soprattutto, le difficoltà in cui vivono milioni di italiani. belpietro contro
Belpietro spiega che «rischiamo di arrivare al punto in cui scopriamo di essere in guerra» e non ci sono solo l’Europa e la Nato: «Molti Paesi hanno un atteggiamento ambiguo. Come la Cina, la Turchia che continua a mantenere rapporti con Putin. L’india, e altri paesi mediorientali» spiega Belpietro che teme il disastro, ovvero che per «una serie di eventi incontrollabili ci ritroviamo nella terza guerra mondiale».
Da parte della Nato “sentiamo dichiarazioni di principio” ma non tanto di “buon senso” e rischiamo di dare il via ad un conflitto globale. E come sempre da Del Debbio non può mancare lo scontro è allora ecco Antonio Caprarica, che cerca di convincere che in questo scenario il peso economico dell’occidente è maggiore rispetto a quello dei trenta Paesi che non hanno condannato apertamente la Russia, probabilmente non valutando con la dovuta attenzione la realtà in cui vivono milioni di italiani e cosa comporterebbe realmente una reazione della Russia contro il nostro attuale attegiamento. Caprarica confida nel«la stessa Cina che dipende molto dai commerci con l’Europa», valutando addirittura positivamente la svolta della Nato: «Finora ha avuto il limite di non aver detto quello che ha detto oggi, ossia che ci sono punti che non si possono valicare». belpietro contro
«Altrimenti Putin può avere l’impressione che può spingere il limite sempre più in là», punzecchia Caprarica. Tra i due poi va in scena uno scontro furibondo, con Belpietro che sottolinea la necessità di trovare un’intesa per evitare la recessione, e Caprarica che sostiene che bisogna sostenere l’Ucraina a ogni costo: «È una guerra per la libertà». Verrebbe da chiedere ma la libertà di chi? Per anni l’Europa è stata indifferenza ai morti del Donbass e finanziando l’Ucraina. Sono tanti i ragionamenti che andrebbero sviluppati e valutati adesso ma come diceva il russo Lev Tolstoj: «Non si può asciugare l’acqua con l’acqua, non si può spegnere il fuoco con il fuoco, quindi non si può combattere il male con il male», e allora è il tempo della diplomazia e in cui l’Italia potrebbe ancora distinguersi da intermediario prima che sia troppo tardi. belpietro contro