“Beastars” di Paru Itagaki Beastars recensione download scan
Parlare della tematica del razzismo è sempre complicato, non solo perché ormai tutti esprimono la loro idea, ma anche perché cadere nel “banale” e fin troppo semplice, sopratutto quando lo si sviluppa nel contesto letterario, a maggior ragione fumettistico. Il significato potrebbe essere veicolato fin troppo dalla storia “fantasiosa” e l’ideale di critica potrebbe perdersi fino a quasi dimenticarsene. Paru Itakagi (nata nel 1993) è una giovane mangaka, che con il giusto appeal shonen giapponese, e temi sociali, è riuscita ad ottenere un “giusto” mix. Il manga in questione è Beastars, dove la frase “qui ci siamo ‘noi’ e lì ci sono ‘loro’” è presente in ogni pagina dell’opera.Beastars recensione download scan
“Razzismo animale”
Itagaki, grazie ad una resa grafica convincente (l’antropomorfismo animale), riesce ad addentrarsi senza zoppicare all’interno del tema, andando a scremare con “stile” quelle parti che potrebbero essere poco digeribili al pubblico. Il dualismo è palpabile ed evidente: Il combattersi e il contrastarsi, quasi dimenticando (volutamente?) che facciamo tutti parte della popolazione che abita il pianeta. L’autrice ha creato un mondo simile al nostro, abitato però da erbivori e carnivori, animali umanizzati e umani animalizzati. C’è una sottile quanto quasi fastidiosa differenza. Il combattersi e il contrastarsi, quasi dimenticando (volutamente?) che facciamo tutti parte della popolazione che abita il pianeta.
Il lupo “cattivo”
Non si cade nel cliché, anche se ovviamente i personaggi erbivori risultano di riflesso essere i più deboli o codardi. La figura di spicco — nonché protagonista — è invece un lupo, Legoshi, che reincarna perfettamente il senso dell’adattamento: quanto si può tenere “sotto controllo” la propria natura per riuscire a vivere bene in un contesto sociale? Il lupo Legoshi rappresenta L’emarginato dei nostri giorni, quello che in classe tutti cercano di evitare, quello che a lavoro non si sa guadagnare la simpatia dei colleghi. Colui che prosegue nelle sue giornate a testa bassa e in silenzio, conscio di quanto il mondo lo disprezzi.
Un tratto grafico a tratti imperfetto, ma molto intenso e pregno di pathos abbondano nella percezione totale dell’opera. Si riesce facilmente a percepire il disagio, la diversità sociale, grazie ad un tratto che non vuole esagerare nella resa grafica, ma quanto nel contenuto. È un manga che fa riflettere. Siamo tutti animali. E cane mangia cane. E forse arriva a proposito in un momento sociale come il nostro, in cui il diverso, l’altro, è visto come un pericolo. Finché tutto va bene, c’è tolleranza, ma non appena qualcosa si incrina, il dito viene puntato e insorgono i (pre)giudizi.
Sinossi del manga
In un mondo popolato da animali antropomorfi, erbivori e carnivori coesistono gli uni con gli altri. Per gli studenti della scuola di Cherryton la vita scolastica è piena di speranze ed amori come, tuttavia, di disagio e timore. Il protagonista, il lupo Legosi, è un membro del club di teatro. Nonostante l’aspetto minaccioso, il giovane ha in realtà una rara gentilezza; per tutta la sua vita è però stato temuto ed odiato dagli altri animali a causa dei pregiudizi, a tal punto da esserci ormai abituato. In seguito all’omicidio di uno studente, però, gli erboviri iniziano ad allontanarsi sempre di più dai loro compagni carnivori e questo porterà ad un lento cambiamento nella vita scolastica di Legosi, che inizierà a cercare il suo posto nel mondo.
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