Per coinvolgere i suoi follower, Aurora Ramazzotti ha dato vita sul suo profilo Instagram ad una rubrica a tema sesso. Un botta e risposta di domande fatte dai suoi fan in cui si parla in tono scherzoso, senza censura nè tabù, di tematiche relative al sesso. Aurora Ramazzotti rubrica
Insomma, l’obiettivo della figlia di Michelle Hunziker e Eros Ramazzotti è quello di dar vita ad un dialogo costruttivo con i suoi seguaci su tematiche che i giovani ancora oggi conoscono poco perchè considerate tabù.
La critica ad AuroraAurora Ramazzotti rubrica
Ma qualcuno sembra non apprezzare questa rubrica di Aurora Ramazzotti sul sesso, stiamo parlando della giornalista Caterina Collovati, che spesso abbiamo visto ospite nei salotti di Barbara D’Urso.
La giornalista, con un post su Instagram, ha criticato il modo di agire di Aurora reputandolo diseducativo. A suo dire questi argomenti vanno affrontati da un professionista con serietà e non banalizzati:
“Fin quando Aurora Ramazzotti ci spiegava quanto turbata la lasciassero i fischi degli sconosciuti per strada (cat calling) passi. Fin quando ci ammorbava sull’importanza di accettarsi e mostrarsi con l’acne passi, fin quando quest’estate esibiva il suo lato B più del volto passi, ha l’età per farlo… Ma ora basta direi. La versione sessuologa spinta: no. E se la colpa delle difficoltà dei Millenial nel far sesso fosse proprio di queste maestre improvvisate? Suvvia Aurora lascia i temi cosi delicati ai sessuologi veri e torna a raccontarci degli allevamenti di alpaca come facevi dagli schermi di tv8 quest’inverno. Eri molto brava”.
La critica della Collovati non è stata subito recepita da Aurora che ad una follower che le chiedeva cosa ne pensasse, ha risposto che nemmeno era a conoscenza di quanto detto sul suo conto dalla giornalista.Aurora Ramazzotti rubrica
Poi, dopo aver recuperato il post in cui la giornalista parlava di lei, Aurora ha così replicato:
“Non sono d’accordo, ma d’altronde non si può piacere a tutti. Forse l’unica cosa che mi sento di dire è che ‘la difficoltà dei Millenial a fare sesso’ (forse intendeva la Generazione Z? Chi lo sa) sicuramente non deriva da chi, come me, tratta tematiche considerate tabù con ironia e leggerezza. Anzi credo fermamente che normalizzare il dialogo in questo senso sia costruttivo a creare meno pudore possibile e chiusura mentale attorno al sesso e alle sue mille retoriche errate”.
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