Da inizio anno i carburanti costano oltre il 20% in più. Effetti a cascata sui prezzi al dettaglio, governo deve tagliare tassazione aumento costo rifornimento
Una stangata solo per i costi di rifornimento di carburante pari a +413 euro annui a famiglia. Lo afferma il Codacons, commentando i nuovi rialzi di benzina e gasolio comunicati oggi dal Mise. aumento costo rifornimento
“Da inizio anno la benzina continua ad aumentare e costa oggi il 20,2% in più, mentre il gasolio è aumentato del +20,7%, con un rincaro di +14,6 euro a pieno per la benzina, +13,7 euro per il diesel” – spiega il Codacons – Rispetto allo stesso periodo del 2020, la verde costa oggi il 24,7% in più (+17,2 euro a pieno), mentre il gasolio ha subito un incremento addirittura del +26,4% (+16,7 euro e pieno).
Sulla base dei listini attuali, una famiglia media deve mettere in conto una maggiore spesa per i rifornimenti di carburante pari a +413 euro su base annua in caso di auto a benzina, +399 per l’auto diesel.
“Gli effetti del caro-benzina, che già si sono fatti sentire sul tasso di inflazione, avranno nuove ripercussioni sui prezzi al dettaglio – avvisa il prof. Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons – In Italia l’85% della merce viaggia su gomma, e la corsa di benzina, gasolio, Gpl e metano determina maggiori costi di trasporto che saranno scaricati sui consumatori finali attraverso un incremento dei listini di una moltitudine di prodotti. Per tale motivo ribadiamo la nostra richiesta al Governo di intervenire sulla tassazione che vige sui carburanti, tagliando Iva e accise in modo da contenere gli effetti negativi sui prezzi al dettaglio” – conclude Tanasi.