La proclamata pandemia da Coronavirus ha stravolto il mondo intero.
Ma adesso, dopo mesi di lockdown e numeri da capogiro, sembrerebbe essere stata scoperta la formula del vaccino. AstraZeneca incriminata
Pare che a produrlo sarà l’azienda farmaceutica AstraZeneca che, a detta del Ministro Speranza, avrebbe sviluppato il vaccino “più promettente” anche se “non c’è certezza assoluta”.
Quel che è certo, invece, è che la suddetta azienda ha qualche questione in sospeso con la legge.
Di cosa stiamo parlando? Continuate a leggere, noi di SegretoDonna abbiamo qualche informazione per voi! AstraZeneca incriminata
AstraZeneca incriminata per truffa: ricette false e risarcimento di 900mila euro
Nel 2007 l’azienda fu costretta a patteggiare un risarcimento di 900mila euro al Servizio sanitario nazionale, nell’ambito della maxi inchiesta “farmatruffa”. La ragione?
AstraZeneca compariva tra le nove aziende farmaceutiche i cui informatori avrebbero spinto i medici a stilare ricette false, spesso intestate anche a persone decedute.
E non solo.
Denunciata per avere perseguitato un gruppo di dipendenti
Alcuni dipendenti della stessa azienda hanno denunciato danni professionali, morali e biologici subiti a causa di un presunto sabotaggio.
“I lavoratori – si legge sul sito del CUB, a cui si sono rivolti per la denuncia – accusano l’azienda di averli letteralmente perseguitati senza nessun motivo: sono stati messi all’indice, umiliati, dequalificati per un supposto generico sabotaggio mai provato. Questo comportamento assurdo ha provocato gravi danni professionali, morali, biologici ed esistenziali.
Il comportamento di AstraZeneca è in contrasto con le norme universali di civiltà che hanno a riferimento il rispetto dei diritti individuali e la tutela della dignità delle persone. Con il ricorso al magistrato viene richiesta la reintegrazione dei lavoratori in mansioni equivalenti a quelle svolte prima del giugno 2004 e conformi al livello di inquadramento e alla pregressa professionalità. Inoltre viene chiesto il risarcimento dei danni professionali, biologici, morali ed esistenziali”.
Alla base di tale atteggiamento ci sarebbe stato un tentativo di sabotaggio.
“Il 10 maggio” continua il comunicato stampa “inizia la caccia alle streghe con l’interruzione del turno di lavoro e la convocazione dell’assemblea indetta dalla RSU in cui tutti gli addetti al turno area sterile vengono accusati di sabotaggio perché in un non meglio precisato Ospedale americano, si dice, è stato rinvenuto un panno antipelo all’interno di un flacone contenente il prodotto anestetico Diprivan”.
Da allora, ogni turno di lavoro si sarebbe trasformato in un’occasione di umiliazione: “per ben 4 settimane i lavoratori vengono sottoposti arbitrariamente a procedure mortificanti e illegittime (tra cui adunate in cortile, test assurdi, team working con la costruzione di castelli finti…) che mirano esclusivamente alla loro colpevolizzazione e alla loro dequalificazione”.
Non resta che attendere ulteriori sviluppi o chiarimenti da parte dell’azienda.
E voi, care lettrici di SegretoDonna, cosa pensate dell’accaduto? E, soprattutto, siete favorevoli al vaccino contro il Coronavirus?
Scrivete i vostri commenti e continuate a seguirci! AstraZeneca incriminata