Sembrerebbe essere in arrivo un nuovo decreto-legge che non stravolgerebbe solo le regole del nostro ordinamento, ma anche il diritto di proprietà tutelato dall’ art. 42 della Costituzione e, in definitiva, le nostre vite.
Se si è parlato tanto della possibile responsabilità delle antenne 5G nella diffusione della pandemia da Covid-19, meno si è detto riguardo alle intenzioni del governo sulla loro installazione in tutta Italia.
E, mentre si è solo accennato a possibili studi sulle conseguenze di tali radiofrequenze sull’uomo e sull’ambiente – per altro mai messe in atto – in aula è di recente approdata una nuova bozza relativa al “Decreto Cura Italia“.
Di cosa si tratta? Ve lo spieghiamo noi di SegretoDonna.
Conseguenze nuovo decreto 5G: le antenne sui tetti delle nostre case?
Tra pochi giorni Montecitorio sarà chiamato a dare la propria fiducia a un decreto che, di fatto, rivoluziona le leggi costituzionali.
Mentre sulla carta è stato più volte millantato un sentito interesse in merito alle questioni di pubblica sicurezza e salute dei cittadini, per tutti gli italiani ci sarebbero in arrivo grandi novità, tutt’altro che positive.
A tale decreto è stato aggiunto infatti un emendamento, firmato da Mancini del PD, in cui si autorizza l’incremento delle infrastrutture tecnologiche legate al 5G. A cosa servirebbe? Ufficialmente a potenziare la lotta al Coronavirus; come se le attuali tecnologie, già ultra moderne e veloci, non lo concsentissero.
“I proprietari e gli amministratori di immobili sui quali sono installate le infrastrutture di comunicazione elettronica o attraverso i quali si accede alle aree su cui sono installate le infrastrutture medesime, sono tenuti a consentire l’immediato accesso e utilizzo degli spazi necessari ai soggetti legittimati a svolgere l’attività di fornitura di reti o servizi di comunicazione elettronica…”
Detto in soldoni, nessun amministratore di condominio o proprietario di un immobile potrà opporsi all’installazione di un’arma – di fatto letale e le quali conseguenze non sono state, sempre in via ufficiale, esaminate – sul proprio tetto di casa.
E se lo facesse, i risvolti sarebbero immediati e gravosi.
“L’accesso deve essere consentito anche per il regolare esercizio e manutenzione delle infrastrutture” continua Mancini. “In caso di illegittimo impedimento, l’accesso è consentito con l’immediato ausilio della forza pubblica“.
A oggi si tratta solo di una bozza ma, data la fermezza con cui è stata stilata, è molto più che probabile che presto sarà messa in atto. Così, senza possibilità di scelta e, ancora una volta, per l’incondizionato amore per il denaro dei “piani alti”, la nostra salute e la nostra stessa vita saranno messe a dura prova.
E voi, cari lettori, cosa ne pensate?
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