In questo periodo di emergenza Coronavirus abbiamo tutti conosciuto Alberto Zangrillo, primario di anestesia e rianimazione del San Raffaele, nonchè medico storico di Silvio berlusconi.
Poco tempo fa, avevano fatto discutere delle sue affermazioni riguardo alla diffusione e all’evoluzione del virus nelle settimane dopo il lockdown. In particolar modo Zangrillo aveva detto che: “il Coronavirus clinicamente non esiste più”.Alberto Zangrillo mascherine
Adesso il primario è tornato a far parlare di sè e, stavolta, l’argomento delle sue affermazioni riguarda le tanto discusse mascherine.
Mascherine addio a fine giugno Alberto Zangrillo mascherine
Intervistato dal Quotidiano Nazionale, Alberto Zangrillo ha elogiato il modo con cui è stato gestito il lockdown e ha affermato che, se si continua a seguire tutte le norme di sicurezza e igieniche, a fine giugno potremo dire addio all’utilizzo delle tanto odiate mascherine:
“Il lockdown è stato efficace, anche se drammatico per l’economia. Il distanziamento intelligente è una buona misura. Ma se continueremo a comportarci bene, se seguiremo le norme igieniche che ben conosciamo, sono certo di una cosa: a fine mese, almeno all’aperto, faremo a meno delle mascherine”.Alberto Zangrillo mascherine
Poi torna a parlare sul caso del virus clinicamente morto: il virus non è scomparso, ma semplicemente ha ridotto la sua virulenza:
“Basandomi sull’osservazione, già 2 mesi fa ho avuto la consapevolezza che stesse succedendo qualcosa. Il Covid 19 c’è ancora, non è mutato, ma l’interazione virus-ospite non dà più la malattia. I tamponi più recenti hanno mostrato una carica virale di gran lunga attenuata rispetto ai prelievi di 1-2 mesi fa”.
“Ormai, è ora di ribadire una cosa: un paziente positivo non è malato. E il numero giornaliero dei contagi non ingrossa le fila dei malati. Punto”.
A tal proposito, fa anche un appunto contro i virologi che parlano di epidemia tutt’ora in corso:
“Non faccio polemica, ce n’è stata già troppa: se vogliono dire così facciano pure. Il riscontro clinico è l’unica sentinella che fa testo: in ospedale non entrano più malati”.
Poi parla dell’ipotetica seconda ondata, tema ampiamente discusso da tutti i medici e virologi. E, secondo Zangrillo, i fattori ambientali e le cure giuste potrebbero non far presagire una seconda ondata:Alberto Zangrillo mascherine
“Ora abbiamo le cure giuste da mettere in campo. Sappiamo molto del virus. I virologi del San Raffaele diretti da Massimo Clementi hanno accertato che si tratta di un maledetto beta Coronavirus, stessa famiglia di Sars e Mers. Però è diventato meno bellicoso. I fattori ambientali giocano inoltre a nostro favore: raggi ultravioletti e temperature alte lo indeboliscono”.
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