La liberazione di Silvia Romano sembra essere avvolta nel mistero. Ci sono ancora troppe incognite che meritano una spiegazione, tra cui il tanto discusso e presunto riscatto pagato dal governo per riavere la volontaria in Italia.Al Shabaab intervista
Giuseppe Conte ha detto no a tutte le speculazioni sulla Silvia, si può parlare solo se è si è vissuta una situazione simile:
“Chiunque abbia da speculare su Silvia Romano dovrebbe trovarsi a 23 anni rapito in Kenya, essere trasportati nella foresta bendati, passati in quattro rifugi consecutivi con guardiani armati. Dopo il ritorno potremo ascoltare e verificare tutte le conseguenze del caso”
Luigi Di Maio, invece, ha affermato che nessun riscatto è stato pagato per liberare Silvia, altrimenti lo avrebbero reso noto:
“A me non risultano riscatti, altrimenti dovrei dirlo. Perché la parola di un terrorista che viene intervistato vale più di quella dello Stato italiano?”.
Ma a quali parole si riferisce Di Maio? Naturalmente all’intervista di Repubblica ad Ali Dhere, il portavoce dell’organizzazione terroristica Al Shabaab che ha sequestrato la giovane volontaria Silvia Romano.Al Shabaab intervista
Ali Dehere in questa intervista ha raccontato del sequestro di Silvia, di come è stata trattata e dell’avvenuto pagamento di un riscatto, con annessa descrizione di come verranno spesi quei soldi ricevuti:
“I soldi del riscatto per finanziare la jihad. In parte serviranno ad acquistare armi, di cui abbiamo sempre più bisogno per combattere la jihad. Il resto servirà a gestire il Paese. A pagare le scuole, a comprare il cibo e le medicine che distribuiamo al nostro popolo, a formare i poliziotti che mantengono l’ordine e fanno rispettare le leggi del Corano”, ha affermato Dhere.
Eppure in questi giorni sono arrivati nuovi risvolti della vicenda ed è venuto fuori che, in realtà, l’intervista al portavoce del gruppo terroristico che ha rapito Silvia Romano con Repubblica non c’è mai stata.
Nessuna intervista ad Ali DhereAl Shabaab intervista
L’intervista ad Ali Dehere ad opera di Repubblica non esisterebbe e si tratterebbe di una fake news. A smentire quanto scritto dal noto quotidiano italiano ci ha pensato l’agenzia askanews che ha scritto:
“I jihadisti somali Shebaab hanno smentito oggi che il proprio portavoce, Ali Dhere, abbia rilasciato un’intervista a La Repubblica sul sequestro di Silvia Romano, bollata come fake news”.
Anche il sito SomaliMemo – uno dei canali di comunicazione usati dagli Shebaab – ha rivelato che non c’è stata nessuna intervista al portavoce: “Non c’è stata nessuna intervista del portavoce con nessun media sul caso Romano”.
Ma non è finita qui, si pensa addirittura che il presunto portavoce Ali Dhere sia morto e che quindi non abbia potuto rilasciare lui quell’intervista. A sostenerlo è il giornalista Fulvio Beltrami che su Twitter scrive:Al Shabaab intervista
“Il 10 gennaio 2014 Ali Mohamud Raage nome di battaglia Ali Dhere viene ucciso dall’esercito keniota in Somalia. il 11 marzo 2014 Al Shabaab conferma. Un morto non rilascia interviste…”
Dove sta la chiarezza in tutta questa vicenda? Solo chi sa potrà fornire le giuste spiegazioni. Continuate a seguirci su SegretoDonna.