Occhiali scuri, abito nero e immancabili guanti: se Karl Lagerfeld era definito il re della moda, del monarca elegante e impenetrabile aveva anche l’aspetto.
Sarà per questo, appunto, che il suo soprannome era proprio kaiser, “imperatore” in tedesco.
Del resto Karl le passerelle le ha sempre dominate, creazione dopo creazione, fino all’ultima.
La notizia dell’addio a Karl Lagerfeld è stata resa nota martedì 19 febbraio: sì è spento all’età di 85 anni per cause ancora da accertare, lasciando un grande vuoto nel mondo che per anni ha riempito di gloria.
Addio Karl Lagerfled: l’ultima sfilata
La Haute Couture primavera-estate 2019, mostrata come di consueto al Gran Palais, aveva stupito tutti i presenti, oltrepassando qualsiasi aspettativa o congettura.
Karl aveva detto di essere troppo stanco per mostrarsi in pubblico, e così aveva ceduto il gran finale al suo storico braccio destro, Virginie Viard, accompagnata dalla bellezza tutta italiana di Vittoria Ceretti. Proprio a lei – ha fatto sapere la maison – è passato adesso il testimone.
Un nome, infiniti brand
Il nome di Karl Lagerfeld ha rivoluzionato la storia dei brand più importanti. Da Rolex a Chloé, passando per Chanel e Fendi, a cui ha persino coniato il logo.
Il tutto senza porre mai a sé stesso alcun limite creativo. Karl giocava con tessuti e tendenze, li reinterpretava fino a renderli un capolavoro iconico e senza tempo.
Si definiva un operaio della moda, per altri era semplice e pura genialità. Anna Wintour, storica direttrice di Vogue, parlando di lui ha dichiarato che “più di ogni altro rappresenta l’anima della moda: instancabile, con lo sguardo rivolto al futuro e con un’attenzione vorace ai cambiamenti della nostra cultura”.
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