E’ morto a 84 anni, il 16 Aprile a Roma, Gianni Boncompagni. Nato ad Arezzo il 13 maggio 1932, è stato tra i grandi innovatori dello spettacolo italiano, autore e conduttore di di alcuni grandi successi radiofonici e televisivi del nostro paese. addio donne gianni boncompagnia
La carriera
È stato sicuramente un innovatore, uno talenscout, ma anche l’autore di alcuni brani storici della musica leggera italiana, come ad esempio Ragazzo triste di Patty Pravo a Il mondo di
Jimmy Fontana e alcuni dei successi di Raffaella Carrà, sua compagna decennale. La sua carriera è decollata subito grazie alla collaborazione con Renzo Arbore con cui ha collaborato in alcuni programmi radio Alto Gradimento e Bandiera Gialla.
Dopo aver cambiato definitivamente il linguaggio radiofonico negli anni ’60 e ’70 con Bandiera gialla e Alto gradimento, nel 1977 Boncompagni approda per la prima volta in tv con Discoring. Dopo qualche anno arriva Pronto, Raffaella? Nel 1984, condotto da Raffaella Carrà, di cui è stato pigmalione e fidanzato decennale, di Pronto, chi gioca? Nel 1985, condotto da Enrica Bonaccorti in seguito realizza anche ben tre edizioni di Domenica in.
Nel 1991 arriva il passaggio a Mediaset, con Primadonna condotto da Eva Robin’s e soprattutto il programma simbolo degli anni ‘90 Non è la Rai, programma con cui debutta Ambra Angiolini che diventa l’idolo di tutte le ragazzine del periodo.
L’addio dal mondo dello spettacolo
Molti i messaggi di cordoglio sono arrivati dal mondo dello spettacolo e dalle istituzioni. Dal presidente del Consiglio Gentiloni che lo ha definito «un artista che ha rivoluzionato, con garbo e ironia, gli schemi dello spettacolo, della televisione e della radio italiana» al suo storico compagno di spettacolo Renzo Arbore ha ricordato l’amico con la voce rotta dalla commozione: «Gianni mi insegnava tante cose. Ci siamo sempre intesi, non abbiamo mai litigato, ci siamo divertiti moltissimo e adesso non ci divertiamo più». Anche Pippo Baudo lo ha salutato dicendo: «Era un grande amico, ironico e gentile. Me lo ricordo ai primi tempi della sua carriera, quando era appena arrivato dalla Svezia. Girava sempre con una macchina fotografica al collo. Insieme abbiamo trascorso molte belle serate».
Il pianto delle donne della sua vita
A ricordare uno dei padri della radio e della tv italiana moderna ci sono sicuramente tutte le donne che, in diversi ruoli, hanno fatto parte della sua vita. Dalla figlia Barbara a tutte le sue “scoperte” che oggi sono grandi attrici o showgirl. Irene Ghergo, Marisa Laurito, Alba Parietti, Laura Freddi, Claudia Gerini, Isabella Ferrari, Ambra Angiolini tutte strette in un unico addio per salutare l’uomo che ha cambiato la loro vita.
E poi c’è l’amica di una vita, la sua compagna per 10 anni, Raffaella Carrà, molto commossa che ha preferito non salire sul palco della sala. La Carrà ha comunque rilasciato un suo messaggio “Il sodalizio artistico va bene, sono contenta dei complimenti che gli hanno fatto. Ma io ho potuto vivere con lui e godermi Gianni in casa sua con le sue tre figliole. Mi porterò dietro l’uomo. Gianni se n’è andato piano piano, ha avuto un coraggio da leone, è stato molto sereno. Abbiamo potuto ancora ridere e scherzare, abbracciarlo e dargli tanti bacini fino all’ultimo prima di lasciarlo andare”. Poche parole terminate e poi il pianto.
Anche la redazione di SegretoDonna ha voluto rendere omaggio a questo grande uomo. Ciao Gianni.
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